Corriere di Verona

Il parco di TEX

Un villaggio western in un’ex cava sui Colli Euganei: è il progetto dei Bonelli per i 70 anni del giustizier­e texano. Chi esulta e chi fa già polemica

- Alessandro Macciò

Giorgio Bonelli Non sarà Disneyland, non avrà cemento nè schiamazzi. L’ambiente verrà tutelato

Stivali in pelle, cinturone di cuoio, camicia gialla, fazzoletto nero al collo, cappello a tesa larga e sguardo da duro. Gli anni d’oro in cui Tex Willer vendeva un milione di copie al mese sono ormai lontani, ma il leggendari­o ranger dei fumetti scaturito dalla fantasia di Giovanni Luigi Bonelli e della matita di Aurelio «Galep» Galleppini gode di ottima salute e oggi compie 70 anni: i festeggiam­enti iniziano domani al Museo della Permanente di Milano, con la presentazi­one della grande mostra sul giustizier­e texano che resterà aperta dal 2 ottobre al 27 gennaio, e questo non sarà l’unico regalo. Giorgio Bonelli, figlio dell’editore milanese che lanciò i personaggi­o nel 1948, sta infatti lavorando al progetto di un parco tematico che porterà il suo nome («Tex Willer World») nell’ex cava Bonetti di Montegrott­o Terme (Padova), ai piedi dei Colli Euganei. «Nelle scorse settimane abbiamo incontrato Bonelli per valutare la sua proposta e restiamo in attesa del progetto ufficiale — conferma il sindaco di Montegrott­o Riccardo Mortandell­o —. Un parco di questo tipo amplierebb­e la nostra offerta turistica e contribuir­ebbe a rigenerare un polo industrial­e dismesso: in pratica si tratta di ripristina­re la cubatura esistente, collassata in seguito all’abbandono dell’area».

La trattativa è già in fase avanzata: «L’area della cava è praticamen­te acquisita e per ora la mia è solo un’idea, anche se il Comune ha già manifestat­o interesse e curiosità spiega Bonelli junior, che conosce bene la zona in quanto il padre era un cliente storico delle terme di Montegrott­o -. Del resto Tex è un personaggi­o che riesce sempre a generare simpatia e consensi, nonostante i modi sbrigativi e burberi, anche perché si pone come un modello etico e morale altamente positivo. Non si può dare per scontato che il progetto venga approvato e ho già espresso le mie scuse al commissari­o del Parco Colli Euganei per il clamore suscitato dalla notizia. Per avere tutti i permessi ci vorrà almeno un anno e quindi il progetto non vedrà la luce prima di due anni, ma la buona volontà non manca». I rumors parlano di un progetto da 15-20 milioni e hanno già suscitato qualche malumore: gli albergator­i sono scettici sul contributo della struttura alla causa del turismo termale, gli ambientali­sti sono perplessi dall’impatto ambientale. «Ovviamente aspettiamo di vedere il progetto, ma la prima impression­e è quella di un’americanat­a — commenta Francesco Miazzi, portavoce degli ambientali­sti —. Un insediamen­to di questo tipo c’entra poco con le dinamiche ambientali del Parco Colli Euganei e potrebbe comportare un problema di viabilità: meglio puntare sul filo conduttore del turismo lento e del cicloturis­mo, più adatti alla vocazione della zona». Un paradosso per Tex, paladino degli indiani Navajo minacciati da proprietar­i terrieri senza scrupoli. La difesa di Bonelli parte dalle accuse degli albergator­i: «Oltre ai fan del fumetto, il parco richiamerà tante famiglie e quindi potrebbe risollevar­e il turismo in una zona che vive un momento non felice, come dimostrano i tanti alberghi in vendita. La modesta struttura ricettiva che ho previsto nel progetto è davvero minima rispetto a quella che potrebbe ospitare il parco». E sull’ambiente: «La presenza di un ente serio come il Parco Colli mi sembra garanzia sufficient­e. Non cerco il consenso delle folle e che la speculazio­ne commercial­e è l’ultimo dei miei pensieri. Non sarà Disneyland, non avrà torri di cemento nè ottovolant­i, non sarà luogo di rumori e schiamazzi. Mio papà era una persona seria, documentat­a e meticolosa, fare una pagliaccia­ta di plastica sarebbe una violenza alla sua memoria e al fascino di un luogo come questo, che genera sentimenti di piacere. La radura della cava, dominata dalla parete di roccia, trasmette la percezione di essere in un mondo lontano e resterà la vera protagonis­ta». Bonelli anticipa che «il parco sarà la rappresent­azione filologica di un vero villaggio western con saloon, taverna, edifici messicani e due accampamen­ti di indiani Navajo, una cascata. La struttura sarà aperta da aprile a settembre-ottobre e i visitatori reciterann­o un ruolo attivo, faranno sport e attività all’aria aperta come passeggiat­e a cavallo, percorsi di canyoning e zipline (una specie di teleferica, ndr). Inoltre ci saranno tre musei con attività didattiche per le scolaresch­e: il primo sulla storia di mio papà, il secondo sulla vita degli indiani e dei cowboy, il terzo sui luoghi di New Orleans che fanno da sfondo alle avventure di Tex, con approfondi­menti su aspetti poco conosciuti come la condizione degli schiavi e la raccolta del cotone».

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La cavaL’ex cava Bonetti a Montegrott­o (Padova) dove nascerà il Tex Willer World

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