Il nuovo «Extra» narra il filo verde tra borghi e plastica
Cosa c’entrano i piccoli borghi salvati da artisti e mecenati, la plastica che invade i mari per i quali si cerca una via d'uscita e le erbe spontanee, protagoniste indiscusse della cucina moderna? Sono i temi di primo piano del prossimo numero di Extra, il magazine dedicato alle passioni, in edicola domani gratis col Corriere della Sera. Un excursus di buone pratiche, dedicato questo mese a tutto quanto fa «green»: tematiche ambientali e sociali che hanno in comune un filo verde. Come nel ritratto del regista veronese Pietro Reggiani, uno dei primi in Italia ad allestire set cinematografici secondo un protocollo inglese di risparmio energetico, dotato di «cestino» ecologico e stoviglie biodegradabili. Il filo si dipana tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove, a Trieste, l’azienda Harpo realizza giardini pensili in grado di rendere verdi lastrici di copertura e garage, non solo terrazze. L’ultima pagina è un pratico indirizzario «green» per le due regioni: le sezioni «mangiare», «tisane» e «bellezza» danno indicazioni preziose per chi vuole seguire uno stile di vita sano e «sostenibile». In mezzo tante curiosità, come le barche realizzate con vetroresina riciclata o la chitarra fatta con legni no Fsc certificati. Ne esce lo spaccato di un mondo che si muove per cercare di migliorare l’ambiente. Come il mare di plastica che ha invaso il mare. E al quale mai come quest’estate, si è cercato di dare risposte.