Lega, niente nuovo gruppo Ed esplode il caso nomine
(l. a.) Si fa VERONA davvero intricato il «caso Lega» a Palazzo Barbieri. Come vi abbiamo raccontato la settimana scorsa, i consiglieri Vito Comencini, Alberto Zelger e Anna Grassi avevano comunicato la nascita di un loro gruppo consiliare, separato da quello esistente di cui fanno parte Mauro Bonato, Roberto Simeoni, Laura Bocchi e Thomas Laperna.
Ieri mattina era convocata una conferenza stampa per spiegare i motivi di questa duplicazione. Conferenza però annullata. Perché la nascita del nuovo gruppo, al momento, è abortita. Ieri pomeriggio ne ha discusso la consueta riunione dei capigruppo che ha letto e riletto il regolamento comunale, per il quale «non possono essere formati nuovi gruppi, salvo che in seguito a scissione o fusione di partiti o movimenti in lista alle elezioni amministrative».
C’è stata una scissione nella Lega Nord? Pare proprio di no. E per il momento, nessuno sa come uscirne, coi 7 consiglieri costretti a vivere da «separati in casa». La questione ha ripercussioni politiche notevoli. La Lega dovrà esprimere un nuovo assessore, dopo che Lorenzo Fontana è diventato ministro. Luca Zanotto da assessore è stato promosso vicesindaco, ma l’assessorato spettante alla Lega è lì che aspetta un nuovo nome. Chi lo esprimerà? Il gruppo attuale (dove Bonato e i suoi sono maggioranza)? O il gruppo di Comencini (che per ora non riesce a nascere)? Il futuro rimpasto potrebbe riguardare anche Verona Pulita. Michele Croce intende infatti sostituire Edi Maria Neri, assessore alla Legalità, con un altro dei suoi seguaci (probabilmente Diego Begalli). Anche qui con una complicazione: per le norme sulle «quote rosa», il 40% degli assessori dev’essere donna. Attualmente in giunta siedono la leghista Francesca Toffali, Francesca Briani (Verona Domani), Ilaria Segala (Battiti) e la stessa Edi Maria Neri. Se al suo posto arrivasse un uomo, la Lega dovrebbe indicare una donna, o viceversa. Ma qui si torna al punto di partenza: chi indicherà l’assessore leghista?.