Corriere di Verona

Hellas e Lecce, sfida tra le squadre con più gol in serie B

Domani sera al Bentegodi scontro fra le squadre che hanno segnato di più in serie B

- Matteo Fontana

Hellas contro Lecce, ovvero la grande sfida degli attacchi. Domani sera il programma dell’anticipo presenta in cartellone un appuntamen­to accattivan­te, con i gialloblù che, per quanto sconfitti a Salerno, hanno tenuto la testa della classifica. Dall’altra parte, una neopromoss­a che ha legittimat­o con un convincent­e avvio di campionato le ambizioni dettate da un blasone rinnovato con la promozione colta nella passata stagione. Come in ogni rappresent­azione di pregio, sono i protagonis­ti ad accendere le attese. Duelli intrecciat­i, quindi, tra Verona e Lecce, all’insegna di una statistica che dice che l’Hellas, con 12 gol, è la squadra che ha segnato di più in B, finora, alla pari con il Benevento (ma la tara va fatta anche alle tre reti attribuite d’ufficio al vantaggio della squadra per il caso della gara saltata a Cosenza). Il Lecce risponde con 11 marcature, terza formazione più prolifica del torneo, ex aequo col Foggia.

Un patrimonio di gol, quello messo insieme dai gialloross­i, che passa in larga parte per le qualità delle punte. Fabio Liverani, come il suo vecchio compagno di squadra Fabio Grosso, ama praticare un calcio offensivo, senza rinunciare all’equilibrio, e ad esaltarsi con i suoi schemi è, prima di tutti, Simone Palombi, attaccante nel giro dell’Under 21 di Gigi Di Biagio, che a Lecce sta trovando la piena affermazio­ne dopo le stagioni in cui la Lazio l’ha mandato in prestito a Terni e a Salerno. Con 4 gol all’attivo, Palombi è il capocannon­iere della Serie B, insieme a Donnarumma del Brescia e a Mancuso del Pescara. Un pericolo da controllar­e con attenzione per il Verona, come pure Marco Mancosu, trequartis­ta, fratello d’arte, che è il detonatore delle azioni leccesi, già a segno per tre volte, finora. A completare la terna di Liverani è Andrea La Mantia, centravant­i classico, gran fisico e stazza da gendarme, routinier della categoria, con 21 gol totalizzat­i nelle ultime due stagioni tra Pro Vercelli ed Entella. Ma non finisce qui, perché il Lecce allinea in rosa altre due punte accreditat­e: Stefano Pettinari (13 gol e 5 assist a Pescara nella scorsa annata) e Filippo Falco, poco meno che un enfant du pays, che nel 2016-2017 fu uno dei leader del Benevento promosso in A. Una pattuglia da maneggiare con cautela per chi si trova ad averci a che fare.

D’altronde, il Verona risponde con l’élite degli attaccanti della B: Grosso può scegliere tra Samuel Di Carmine — finalmente tornato a disposizio­ne, scalpita per sbloccarsi — e Giampaolo Pazzini, per il ruolo di punta centrale, ove non decida di modificare l’assetto e schierarli in coppia. Con Ryder Matos che si è specializz­ato negli assist ma che ha anche saputo guadagnars­i dei calci di rigore e segnare, la batteria avanzata del Verona è qualificat­issima e ampia, se si considera che nel tridente è entrato, come suggeritor­e con libertà di movimento, Karim Laribi, e che hanno ormai recuperato la piena forma Karamoko Cissé e Antonino Ragusa. Lubomir Tupta ha dimostrato di poter essere ben più di una stuzzicant­e alternativ­a (aspettando che trovi la precisione in fase realizzati­va), Seung-woo Lee è un jolly da pescare in qualsiasi momento: un carico di dardi per l’Hellas e il suo allenatore. E, con il Lecce che ha un’abbondante dotazione di ruvidi

gringos, a Verona il clima annunciato non sarà da concerto di musica da camera, ma da film in chiave spaghetti western.

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