Patto di stabilità avanzi sbloccati per i Comuni
Gli avanzi di bilancio da ieri ufficialmente «spendibili» dai Comuni virtuosi somigliano a una bombola d’ossigeno per le amministrazioni locali. Tanto che la presidente dell’Anci, Maria Rosa Pavanello (Pd), definisce la circolare del Mef che ieri ha reso ufficiale la scelta del governo, una «svolta». Oltre che una «vittoria di Anci Veneto che è sempre stata in prima linea su questa partita» aggiunge. In modalità «formica» anziché «cicala», centinaia di Comuni veneti hanno continuato a risparmiar e a ottimizzare, arrivando alla paradossale situazione di non poter poi spendere i propri accantonamenti a causa dei vincoli nel Patto di stabilità. Secondo uno studio commissionato da Anci a Ca’ Foscari, riaprire i salvadanai dei Comuni libererà risorse per un miliardo di euro di economia rimessa in circolo e ricadute sul territorio. Se ancora non è chiaro a quanto ammontino in totale gli avanzi d’amministrazione in regione, lo studio prevede anche un «ritorno» nelle casse pubbliche di 358 milioni di euro. In concreto, i sindaci virtuosi potranno ripensare il bilancio di previsione per il 2019 utilizzando le risorse fino ad oggi congelate. Si potrà progettare un nuovo quartiere che produrrà lavoro sul territorio e, per altro, un rientro nelle casse del Comune sotto forma di oneri di urbanizzazione, ad esempio.