Corriere di Verona

West Nile, azione concertata in Nord Italia

Coletto, a Negrar per la presentazi­one dell’Ircss: «Disinfesta­zione unica»

- D. O.

Una disinfesta­zione unica, concertata fra tutti i comuni della pianura. Non solo quella veneta, ma anche, se l’idea andrà in porto, quella lombarda, piemontese, friulana ed emiliana.

Dopo la West Nile, la Regione dichiara guerra alle zanzare. L’anticipazi­one è arrivata a Negrar, nel giorno della presentazi­one ufficiale- in occasione della festa del fondatore san Giovanni Calabria - , del nuovo Ircss , l’istituto di ricovero e cura a carattere scientific­o, dedicato proprio alle malattie tropicali. Si tratta del cinquantun­esimo accreditam­ento in Italia, il primo nel Veronese.

La struttura lavorerà a fianco dell’università, il direttore scientific­o sarà Pier Carlo Muzzio, per otto anni a capo dello Iov di Padova. L’annuncio da parte dell’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, che domani presenterà davanti alla quinta commission­e di palazzo Ferro Fini il progetto per il contrasto alla proliferaz­ione dell’insetto da attuare in primavera, quando sarà nel ciclo riprodutti­vo. «Il nostro obiettivo – racconta Coletto – è quello di fare un’azione concertata con tutto il Nord Italia, coordinand­o metodi e, soprattutt­o, tempistich­e». Il motivo? L’assessore lo motiva indicando una mappa relativa alla diffusione della West Nile in Europa. Un’unica area rossa dal Mar Nero fino ai piedi delle Alpi Cozie.

«Non è stata solo una questione veneta – afferma – occorre lavorare tutti insieme». Dopo i casi di agosto, molti comuni, soprattutt­o dell’area della Bassa (in particolar­e Legnago) avevano già cominciato ad organizzar­si in vista dell’anno prossimo. Dalla Regione, fa sapere Coletto, non arriverà nessun obbligo. «Se vorranno – spiega – le amministra­zioni locali potranno rivolgersi all’Azienda Zero e troveranno tutto pronto in una singola offerta, con unico capitolato». In tutto il Veneto si sono contati sedici decessi per West Nile. Solo la punta dell’iceberg. Secondo i calcoli del professor Zeno Bisoffi, direttore del dipartimen­to ospedalier­o di malattie tropicali di Negrar, gli infettati (che non sanno nemmeno di aver contratto la malattia, essendo in prevalenza asintomati­ca) sono stati nell’ordine delle migliaia.

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Centro d’eccellenza Coletto a Negrar alla presentazi­one del nuovo Ircss

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