Ubriaco alla guida dello scuolabus «Poteva ammazzare i nostri figli»
Denunciato e licenziato: tasso quattro volte oltre il limite
Nel sangue, un tasso alcolemico altissimo. Una mamma ha denunciato tutto ai vigili, che hanno colto sul fatto l’autista di uno scuolabus.
A San Bonifacio Scoperto da una mamma mentre zigzagava col pulmino carico di alunni
«Poteva ammazzarli». A distanza di 24 ore, i genitori degli studenti di elementari e medie di San Bonifacio, non riuscivano ancora a farsene una ragione. E ieri, ripensando all’autista di scuolabus scoperto mercoledì a guidare il mezzo con un tasso alcolico di 2,24 grammi di alcol per litro di sangue Per gli autisti professionali deve essere zero), avevano ancora i brividi. L’allarme è stato lanciato da una di loro, una mamma-detective.A insospettirla è stata l’andatura incerta di quell’uomo che aveva visto centinaia di volte al volante del pulmino giallo.
Nel piazzale sul retro del plesso scolastico di via Fiume, mentre attendeva gli alunni, l’autista (G.V., veronese di 52 anni) parlava con un collega biascicando. E poco dopo le 16, quando è ripartito con il mezzo carico di bambini, continuava a zig-zagare a destra e sinistra. Terrorizzata, una delle mamme (che non utilizza il servizio scuolabus) si è precipitata al comando della polizia locale. E lì, ancora sotto choc, ha raccontato al comandante Vincenzo Di Carlo, quel che aveva appena visto: «Era ubriaco. Ed è partito con i bambini». L’allarme è scattato in un attimo e il comandante ha dato ordine alle due pattuglie in servizio di precipitarsi in zona per intercettare il mezzo. Ma quello, nel frattempo, aveva già completato tutto il suo itinerario e stava rientrando al deposito comunale vicino al cimitero. A giudicare dal tasso alcolico accertato poi dai vigili con l’etilometro, c’è davvero da gridare al miracolo. Perché i venti bambini trasportati sono arrivati tutti a casa sani e salvi, senza che i loro genitori sospettassero alcunché. Gli animi, casomai, hanno iniziato a surriscaldarsi ieri mattina, quando la notizia è iniziata a circolare sulle chat di Whatsapp. L’autista, una figura conosciuta da anni, era stato denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza e si era visto ritirare immediatamente la patente dagli agenti.
Ma i guai per lui, almeno a giudicare dalle parole del suo datore di lavoro, non sono terminati. Il servizio di trasporto scolastico, da tre anni è appaltato dal Comune al consorzio abruzzese Intercoop. E raggiunto al telefono, il legale rappresentante della cooperativa Dante Flemac, ieri era letteralmente una «furia»: «Per noi è morto, ha chiuso. Ma io mi chiedo come possa aver fatto una cosa così cretina. Poteva tranquillamente chiamare, restare a casa e farsi sostituire». Riacquistata la calma, il titolare ha cercato di fare il punto: «Non sappiamo spiegarcelo - ha ammesso -. Lavorava con noi da tempo e nessuno ha mai avuto il minimo sospetto, né mai ci erano giunte segnalazioni. I nostri dipendenti, come previsto dalla legge, ogni anno si sottopongono alle visite per verificare l’eventuale assunzione di alcol e droghe e lui le aveva superate senza problemi. Gli abbiamo già inviato la raccomandata di licenziamento».
Ma ora, rischia anche la cooperativa. Il sindaco Giampaolo Provoli ha già disposto la messa in mora e ha spiegato di voler «valutare bene il da farsi», pur precisando di non aver mai avuto alcun tipo di problema con il consorzio. «Si è trattato di un fatto molto grave - ha concluso il primo cittadino -. Sarà tolleranza zero perché si è corso un grande pericolo».