Corriere di Verona

Ragazzi umiliati dalla coppia di genitori «modello»

Accuse-choc per una coppia veronese al di sopra di ogni sospetto. Ieri l’«ok» all’abbreviato

- La. Ted. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

In apparenza, una famiglia VERONA «modello»; nella realtà dei fatti, per l’accusa, una quotidiani­tà costellata di vessazioni e soprusi sui tre figli. Un presunto inferno in casa, con ragazzi «sottoposti a violenze fisiche e psichiche» all’ordine del giorno. Per anni.

E ieri, in udienza preliminar­e, gli insospetta­bili genitori sotto accusa per maltrattam­enti hanno ottenuto dal gup Livia Magri di poter essere giudicati con il rito abbreviato. Per la discussion­e e soprattutt­o per la sentenza, la seduta è quindi stata aggiornata a gennaio 2019. Accuse pesanti, quelle rivolte a una coppia veronese al di sopra di ogni sospetto. Tra le mura domestiche, stando alla ricostruzi­one accusatori­a delineata dalla procura scaligera (rappresent­ata ieri in udienza dal pm Elisabetta Labate, mentre a occuparsi in precedenza del caso era stato il pm Eugenia Bertini), i due imputati avrebbero dato sfogo al loro lato peggiore, quello della violenza. A farne le spese si sarebbero ritrovati i figli, nei cui riguardi sia la madre che il padre rispondono di maltrattam­enti continuati. Sin dall’infanzia, la coppia avrebbe sottoposto a violenze fisiche e psichiche i ragazzi, offendendo­li con epiteti irriferibi­li. «Fai schifo», avrebbero ripetuto ai figli, che «denigravan­o svalutando le loro azioni e mortifican­doli». Purtroppo c’è un’ulteriore sospetto che grava sul padre e si riferisce a presunti atti sessuali che sarebbe stato costretto a subire uno dei figli: relativame­nte a tale ipotesi di reato, si configura anche l’aggravante di aver commesso il fatto su un minore di 14 anni. Tra tre mesi, in aula, la decisione del gup.

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Udienza preliminar­e Il giudice Livia Magri

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