Corriere di Verona

I sindacati di Melegatti «Partiamo al più presto»

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Il giorno dopo la firma dell’accordo con la nuova proprietà di Melegatti, i sindacati commentano la svolta, sottolinea­ndo alcuni punti fermi. «Il progetto ambizioso di rinascita e di crescita di questa importante realtà del nostro territorio, si deve necessaria­mente basare sulle radici sane di tutta questa vicenda e queste sono esattament­e rappresent­ate dalle lavoratric­i e dai lavoratori», scrivono in una nota congiunta Maurizio Tolotto della FaiCisl, Paola Salvi della FlaiCgil e Daniele Mirandola della Uila-Uil. L’accordo prevede l’assunzione a tempo indetermin­ato di 35 persone, tra cui 26 dei 46 lavoratori rimasti in azienda dopo il crac. «Le 20 figure non assunte nell’immediato, avranno una serie di tutele, di legge e previste nell’accordo, che consente loro di avere un diritto di precedenza per sottoscriv­ere un contratto di lavoro con la nuova realtà - notano i sindacati - L’importante è che si parta e che si lavori per riportare alle vecchie glorie il marchio e il prodotto». «Melegatti è un esempio virtuoso di come gestire una crisi aziendale, per questo continua la sua tradizione di dolci confeziona­ti nella caratteris­tica scatola blu grazie a un accordo, cui hanno preso parte anche i sindacati, volto a ridare vita all’azienda veronese», sottolinea Paolo Capone, , Segretario Generale dell’Ugl. L’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, che ha ieri incontrato il nuovo presidente Giacomo Spezzapria, dice di ritenere chiuso ritengo concluso il lavoro svolto dall’unità regionale di crisi rispetto all’azienda veronese: «Melegatti ora ha davanti a sé una nuova storia da scrivere di crescita e di sviluppo, che auspico sia la più solida e la più lunga possibile», ha spiegato.

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