Soprusi in casa davanti ai 3 figli: marito a processo
Violenza, minacce di morte, umiliazioni e percosse alla moglie. Ieri il rinvio a giudizio
Un «inferno in casa». È stato rinviato a giudizio ieri per maltrattamenti ai danni della moglie. Un reato dietro cui, stando alle ipotesi accusatorie, si celerebbe per la donna un’esistenza da incubo. Una vita intrisa di umiliazioni e insulti, una quotidianità contraddistinta da percosse e soprusi.Nella loro abitazione, vessazioni e violenza sarebbero state all’ordine del giorno e la consorte dell’imputato, suo malgrado, ne avrebbe subìto le spese anche davanti ai loro tre figlioletti, tutti minorenni. Senza dubbio contestazioni pesanti quelle sfociate ieri mattina nel rinvio a giudizio di un presunto padre-marito «padrone» di 43 anni e di origini romene. Nel corso del processo che scatterà prossimamente a suo carico, gli si contesterà do aver reso alla moglie «dolorosa e avvilente la quotidiana vita di relazione - si legge nel capo d’imputazione da cui si dovrà difendere in aula, assistito dalla legale Elena Leso -, in particolare offendendola sovente con epiteti quali “sei stupida, str..., non sei niente, sei grossa, sei un animale, sei grossa come una mucca” ed altri di analogo tenore». Stando all’accusa, l’avrebbe anche «percossa in numerose occasioni con schiaffi e strattonamenti, nonché minacciata di morte». Qualche esempio? Nell’ottobre 20111 l’avrebbe colpita con un pugno alla presenza della sorella di lui, nel settembre 2016 l’avrebbe stretta per il collo dopo che la donna aveva preso dal portafogli dell’imputato i soldi per il dentista della piccola, nell’ottobre 2016 l’avrebbe colpita provocandole un ematoma dopo che lei si era rifiutata di avere un rapporto sessuale.