Corriere di Verona

Pasta Zara, le prime dimissioni Sindacati pronti all’agitazione

Dallo stabilimen­to di Riese se ne vanno impiegati e meccanici

- (g.f.)

Tensione, preoccupaz­ione e zero indizi. A Riese Pio X, così come nelle altre due sedi produttive di Pasta Zara di Rovato e a Muggia, ormai si attende solo l’esito dell’incontro fra azienda e segreterie sindacali di lunedì prossimo, 22 ottobre. Momento in cui l’azienda dovrà spiegare quali siano i progetti maturati rispetto ai possibili investitor­i e le prospettiv­e per la società e per i lavoratori. In caso di ulteriori no comment, le assemblee convocate per l’indomani potrebbero proclamare lo stato di agitazione.

«Non posso tornare una volta ancora davanti ai dipendenti – evidenzia Sara Pasqualin della Flai Cgil di Treviso – per riferire loro che l’azienda non ci ha detto nulla». Anche perché, nel frattempo, le manifestaz­ioni di interesse, dichiarate o mai smentite, sono diventate cosa nota. Barilla ha visitato per più giorni l’impianto di Muggia, probabilme­nte con l’intenzione di rilevare solo quello (stima intorno ai 120 milioni), i fondi Pillarston­e e Finint hanno spiegato nel dettaglio il disegno che hanno in mente. Nessuno nega, inoltre, che sul tavolo vi siano altri due dossier (Jp Morgan e Cheyne Capital).

E intanto più di qualcuno se ne va: in pochi giorni, a Riese hanno dato le dimissioni sia impiegati amministra­tivi sia meccanici.

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