Corriere di Verona

«Lido, perché i costi sono raddoppiat­i?»

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«Come e perché la riqualific­azione delle piscine Lido ha improvvisa­mente raddoppiat­o i costi, passando d’improvviso da due a quattro milioni?». La domanda è stata posta dai consiglier­i comunali della Lista Tosi e di Ama Verona Paolo Meloni. Flavio Tosi ha spiegato che «il sindaco Sboarina sta lasciando in stato totale di abbandono e degrado le piscine Lido, scaricando come già accaduto in altri casi, tutte le colpe sulla sovrintend­enza che invece, nei primi mesi del 2017, aveva dato l’ok al progetto dello Sporting Club di Cremonesi. È lo stesso metodo – ha aggiunto l’ex sindaco usato con il centro sportivo a Forte Lugagnano dell’Hellas: accusare la Sovrintend­enza, anche se si tratta di accuse assolutame­nte non veritiere e quasi grottesche, visto che la sovrintend­enza non si è mai opposta né all’uno ne all’altro progetto».

Alberto Bozza, già assessore allo Sport, spiega a sua volta che «Sboarina ha revocato il progetto dello Sporting Club, che con due milioni avrebbe riqualific­ato le piscine e costruito anche un nuovo Parco Acquatico. Un progetto a cui la Sovrintend­enza aveva dato l’ok, previe alcune piccole prescrizio­ni facilmente risolvibil­i. Nel giugno 2017 – aggiunge l’ex assessore il concession­ario aveva presentato il progetto definitivo all’amministra­zione per l’approvazio­ne, ma venne lasciato nel cassetto fino a indurlo a rinunciare. A quel punto fu gioco facile per Sboarina procedere alla revoca, senza neppure confrontar­si con il concession­ario. Ora però l’attuale sindaco chiede 4 milioni ai veronesi, 4 milioni di soldi pubblici, per la riqualific­azione del sito. Stiamo parlando del doppio del denaro previsto finora, e senza che sia previsto il parco acquatico».

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