Rissa con gli ultrà dell’Hellas «Ai romanisti 10 anni di cella»
Il pm: 21 condanne ai tifosi fermati nel pre-match con l’Hellas. «No, vanno assolti»
Bottigliate, cinghiate, aste di bandiere vibrate in aria, calci e pugni. 4 febbraio 2018: mancava oltre un paio d’ore al fischio d’inizio di Hel- las-Roma, ma lo scontro «su appuntamento» tra le opposte tifoserie scoppiò violentissimo .Ieri sono state chieste 21 condanna per i giallorossi.
Bottigliate, cinghiate, aste di bandiere vibrate in aria, calci e pugni. Domenica 4 febbraio 2018: mancava oltre un paio d’ore al fischio d’inizio del match di serie A Hellas-Roma, ma lo scontro «su appuntamento» tra le opposte tifoserie scoppiò violentissimo. E gli investigatori ne sono certi: si trattò di un pestaggio programmato, con le due curve che avrebbero concordato in anticipo luogo e orario in cui «darsele di santa ragione».Tanto che poi, quando 21 di loro (tutti supporters giallorossi), vennero fermati, le loro parole lasciarono scarso margine ai dubbi: «Noi - dissero - quando ci troviamo allo stadio dobbiamo picchiarci, poi dopo la partita finisce tutto e torniamo amici».In effetti,quello andato in scena nei pressi di via Pirandello era stato uno scontro fulmineo, che dai filmati risulta essersi protratto per 4 minuti: ieri, a otto mesi di distanza, l’accusa ha chiesto 21 condanne alla pena di 6 mesi a testa per gli altrettanti ultrà giallorossi che quella famigerata mattina vennero arrestati in flagranza. Rischiano dunque di dover scontare un totale di poco superiore ai 10 anni di reclusione i tifosi ospiti finiti al banco degli imputati per quelle intemperanze. Dopo le manette riguadagnarono tutti la libertà all’udienza con rito direttissimo, ma il processo nei loro confronti è continuato e ieri, davanti al giudice Claudio Prota, accusa e difesa si sono date battaglia durante la discussione con la requisitoria pronunciata dal pm Federica Gobbi e la successiva arringa del difensore Giuseppe Trimeloni. Per voce del legale, sono state sollecitate 21 sentenze assolutorie, ma per conoscere le decisioni del giudice bisognerà attendere la prossima, decisiva seduta in aula calendarizzata tra poco più di un mese. Spetterà al verdetto, quindi, delineare una chiave di lettura sui fatti di quella domenica di violenza, quando la pattuglia della polizia presente in loco aveva subito cercato di impedire il contatto tra le due fazioni. Gli eventi però precipitarono e non risultò possibile evitare quello che si trasformò ben presto in un pestaggio in piena regola che solo per fortuna non aveva avuto gravi conseguenze. Temendo l’arrivo delle forze dell’ordine, i due gruppi si erano poi dileguati alla svelta tra cori e insulti. I veronesi erano ritornati a piedi verso lo stadio, mentre i romanisti si erano messi a correre verso via San Marco dove li attendevano cinque veicoli in doppia fila con il motore acceso. E ora rischiano 21 condanne, per un totale di dieci anni di reclusione, gli altrettanti supporters della Roma che,stando alla denuncia della polizia, erano arrivati a Verona più con il desiderio di «menare le mani» con gli odiati rivali dell’Hellas che per assistere al match. A giugno, la Questura ha poi inflitto 26 Daspo ad altrettanti veronesi.Sul campo, il 4 febbraio, vinsero i giallorossi con rete del turco Under, ma le cronache del giorno dopo erano ben poco «sportive».