Celentano pagherà 574 euro al giorno
Affitto del Camploy per lo show «Adrian», firmato il contratto con il Comune
Si chiamerà «Adrian», e frutterà al Comune 129.212. È lo show in nove puntate che Adriano Celentano realizzerà al teatro Camploy. Il contratto che assegna il teatro al Clan del Molleggiato è stato firmato da Claudia Mori (che del Clan è amministratore delegato) e dal Comune. Il Camploy verrà utilizzato per 138 giorni e il Clan aggiungerà 50mila euro per pagare le sale da dare alle compagnie locali, che avevano programmato al Camploy l’ attività invernale.
Lo show si chiamerà «Adrian», e frutterà al Comune 129.212 euro, più Iva. Il contratto che da cinque giorni vede già assegnato il teatro Camploy al Clan di Adriano Celentano è stato sottoscritto da Claudia Mori (che del Clan è amministratore delegato) e dal dirigente del settore Spettacoli del Comune. Il Camploy verrà utilizzato per 138 giorni (da lunedì scorso fino al prossimo 8 marzo) ed elenca punto per punto quello che il Molleggiato sarà tenuto a versare.
Sono previsti 574 euro al giorno (più Iva al 22%), coi quali il Clan avrà diritto di usare sia la sala prove che la sala Totola del teatro.
Nella cifra è incluso il compenso al responsabile tecnico, ad un addetto alla sicurezza, acqua luce e gas, pulizia e servizio-maschere (nelle serate di registrazione degli spettacoli, che saranno aperte al pubblico), per un totale di 79.212 euro. Da aggiungere, poi, 50mila euro (anche questi più Iva al 22%) per pagare le sale da dare in uso alle compagnie locali (a Santa Teresa, alle Stimmate e alla Santissima Trinità), che avevano programmato la loro attività invernale, come negli altri anni, al Camploy. Fatte tutte le somme, si arriva ad un costo totale, per il Clan, di 157.638,64 euro, Iva compresa.
A carico di Celentano ci saranno poi una serie di obblighi legati alla polizza assicurativa (con un massimale minimo di 2.500.000 euro) per danni fisici a persone, oltre all’obbligo di versare una cauzione di 10 mila euro a copertura di eventuali danni.
Con la serie di spettacoli di «Adrian», Celentano tornerà a Verona, dopo i successi ottenuti con gli show di Rock Economy registrati in Arena nell’autunno del 2012. Dopo quegli spettacoli, e dopo la donazione ai poveri di sette diverse città italiane (tra cui Verona) dei compensi da lui ricevuti per il Festival di Sanremo di quello stesso anno, l’allora sindaco Flavio Tosi decise di attribuite al cantante la cittadinanza onoraria.
Proprio un veronese, il grande disegnatore Milo Manara, aveva poi realizzato il film di animazione intitolato proprio «Adrian», titolo evidentemente collegato con la serie in programmazione al Camploy. Dal Clan si mantiene il massimo riserbo, ma lo show dovrebbe essere un mix (classico per Celentano) di musica, filmati e riflessioni «filosofiche».
Il sindaco Federico Sboarina ha più volte sottolineato come questi spettacoli segneranno un rilancio dell’intero quartiere di Veronetta, nelle cui strade saranno girati filmati ed interventi esterni al Camploy, mentre Gian Marco Mazzi ha ipotizzato pure una collaborazione con l’università. Lo stesso Mazzi aveva sottolineato quanto via Santa Marta (proprio accanto al Camploy) abbia un sapore di «vecchia Milano», coi suoi alberi e con le sue vecchie case.
Critiche al progetto sono invece arrivate da esponenti del mondo teatrale cittadino (che dovrà traslocare) e dalle opposizioni politiche, a partire da Michele Bertucco.
A breve, adesso, l’allestimento (dopo metà novembre, con le scenografie che saranno affidate a Marco Calzavara) e da gennaio gli spettacoli, previsti in nove puntate, con la regia che dovrebbe essere affidata al veronese Gaetano Morbioli e soprattutto con il microfono affidato ad «Adrian».