Prove di pace tra Comune e Cariverona
Contatto tra Mazzucco e Sboarina per stemperare la tensione. Casali: «La Fondazione va solo ringraziata»
C’è stato un contatto ieri tra il sindaco di Verona Federico Sboarina e il presidente di Cariverona Alessandro Mazzucco, con lo scopo di arrivare a un chiarimento dopo le tensioni dei giorni scorsi.
Nel fine settimana era, inaspettatamente, tra Fondazione Cariverona e Comune di Verona. Il presidente della Fondazione Alessandro Mazzucco aveva imputato a Palazzo Barbieri una scarsa «decisionalità» sul temi a lui cari come la candidatura della città a capitale della cultura per il 2021 e, soprattutto, il piano per la riqualificazione degli immobili di Cariverona. Il sindaco Federico Sboarina gli ha risposto a muso duro, sostenendo che è semmai Fondazione a non avere le idee chiare e che, comunque, lui è tenuto a fare gli interessi di tutti i cittadini e non quelli di un privato, ricordando poi a Mazzucco che il bando per la capitale della cultura non è ancora stato pubblicato.
Una polemica che rischiava di far deragliare i rapporti tra i due enti, in un momento delicato come quello della trattativa sul masterplan con cui Cariverona punta a valorizzare i suoi immobili inutilizzati del centro storico.
Ieri, c’è stato un contatto tra Sboarina e Mazzucco, con lo scopo di arrivare a un chiarimento. Non filtrano indiscrezione sui contenuti e sui toni, ma di certo il presidente di Cariverona avrà inteso chiarire il contesto delle sue considerazioni, ovvero la volontà di arrivare al più presto a una decisione cruciale per il futuro della Fondazione da lui presieduta, che ha in pancia un patrimonio immobiliare enorme ma che è urgente far fruttare, specialmente in un momento in cui l’altro asset principale dell’ente, ovvero le quote di Unicredit, sono soggette a chiari di luna in Borsa.
Nel corso della giornata, è intervenuto a gettare acqua sul fuoco anche il consigliere regionale Stefano Casali. In una nota il leader di Verona Domani, componente della maggioranza di Palazzo Barbieri, dice di non poter «che ringraziare la Fondazione Cariverona per il supporto che ha dato alla città di Verona ed al Veneto in questi anni», citando ospedale di Borgo Trento, art bonus per l’Arena, impegno e sensibilità dimostrati sul fronte del sociale e del welfare cittadino, e parlando di «un ente da sempre vicino al territorio, alle Istituzioni ed alla collettività». Una sottolineatura che in parte stride con alcune delle parole di Sboarina, che tra le altre cose ha lamentato il calo delle erogazioni al territorio, passate in un anno da 40 a 26 milioni di euro.
Entra invece a gamba tesa, nei confronti di Sboarina, l’ex sindaco Flavio Tosi. «Capitale della cultura? Con Sboarina Verona è capitale dell’immobilismo - ha detto ieri in una conferenza stampa - Con lui Verona è regredita e le parole di una figura terza e autorevole come quella del presidente di Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco - che ha tirato le orecchie alla Giunta parlando di confronto inesistente - lo attestano». Tosi cita Castel San Pietro, la Casa di Giulietto, la Fondazione Arena, la perdita dell Gran Galà in piazza Erbe e di Intimissimi On Ice in Arena come esempi di quello che non funziona. «La replica di Sboarina a Mazzucco – ha aggiunto il consigliere tosiano Alberto Bozza - è scomposta, inelegante e indecorosa. Fondazione Cariverona ha sempre finanziato progetti culturali e sociali della città. E’ un pilastro storico della nostra città. Come si fa a derubricare a interesse privato le parole di Mazzucco?»