Corriere di Verona

Caccia ai fondi a Roma e in Europa

Ieri il ministro Cinque stelle nel Bellunese flagellato, centrale il nodo delle risorse per ripartire Ma Toninelli punge: «La Regione presenti i progetti». E promette la galleria del Comelico

- di Marco Bonet

«Ifondi ci sono, 900 milioni in tre anni, 159 milioni per il Veneto. Ma la Regione deve presentare i progetti al ministero dell’Ambiente». Così il ministro delle Infrastrut­ture Danilo Toninelli, in visita ieri nel Bellunese. Intanto si muove anche l’Europa: «Il Veneto può utilizzare i fondi regionali» dice il presidente dell’Europarlam­ento Antonio Tajani.

SANTO STEFANO DI CADORE (BELLUNO)

Dopo una gincana tra le strade semidistru­tte, il ministro delle Infrastrut­ture Danilo Toninelli arriva al municipio di Santo Stefano di Cadore, dove trova ad attenderlo il sindaco Alessandra Buzzo insieme ai colleghi di Auronzo (Tatiana Pais Becher), Danta (Ivano Mattea) e San Pietro (Elisabetta Casanova Borca). Sono arrabbiati perché i loro paesi, ancora una volta, sono rimasti isolati dal mondo per via delle frane e degli smottament­i provocati dal maltempo. L’incontro si svolge nella sala consiliare, dove le sedie sono state spostate per far posto alle brandine dei volontari della protezione civile, per poi spostarsi al riparo dalla pioggia sotto il paramassi della Statale 52 «Carnica», stretta tra due frane ed il Piave che se mai dovesse venire ostruito da una gragnuola di tronchi e pietre finirebbe per sommergere tutto Santo Stefano.

«Potrei fare un’encicloped­ia con le lettere che ho spedito e ricevuto, non vogliamo più promesse ma fatti» sbotta Buzzo, ricordando che la soluzione c’è da anni e si chiama galleria di Coltrondo («Zaia la indicava come la priorità nel 2015...»). Permettere­bbe di andare e venire dalla valle del Comelico in tutta sicurezza, non come ora che si deve deviare per il passo Sant’Antonio allungando di tre quarti d’ora la strada per andare al lavoro, a scuola, a trovare i parenti. «Costa 70 milioni spiega il sindaco - e 55 erano stati stanziati dal precedente Governo e deliberati dal Cipe, salvo poi venire dirottati sui cantieri per i Mondiali di sci a Cortina del 2021». E poi c’è la Provincial­e 49 che da Misurina va verso la Val Pusteria, racconta il sindaco di Auronzo, dove è saltato il ponte: «Quella strada è molto frequentat­a dai turisti racconta Pais Becher - ma viene utilizzata anche dagli abitanti per raggiunger­e gli ospedali di Brunico e San Candido. Occorrereb­be un ponte Bailey».

Con Toninelli, accompagna­to dal deputato Cinque Stelle Federico D’Incà nel ruolo di ambasciato­re, c’è l’amministra­tore di Anas Gianni Vittorio Armani: promettono che il progetto di Coltrondo avrà le autorizzaz­ioni ambientali entro marzo e sarà completato in

Gava Ci sono 159 milioni per il Veneto, serve un accordo di programma Tajani La Regione usi i fondi Ue, il cofinanzia­mento sarà minimo

fretta, quindi Toninelli assicura: «Tutti questi dossier sono sulla mia scrivania, farò in modo che il dissesto idrogeolog­ico sia una priorità del Governo, che in settimana decreterà lo stato di emergenza. Qui ci sono danni devastanti, dobbiamo ridare attenzione e dignità al Bellunese. Puntiamo sulla prevenzion­e, ci saranno segnali importanti già nella manovra».

Il punto, però, è sempre quello: i soldi. «Il ministero dell’Ambiente può stanziare 900 milioni in tre anni per la lotta al dissesto - dice Toninelli - ma la Regione deve farsi trovare pronta, farsi avanti con i progetti e firmare gli accordi di programma». Il ministro Sergio Costa conferma e motiva così il fatto di non voler prendere a prestito dalla Bei 800 milioni, come chiesto dal Pd: «Se i progetti ci sono, li finanziamo con i 900 milioni. Se non ci sono, perché dovrei prendere soldi a prestito, su cui poi dobbiamo pure pagare gli interessi?».

Ieri il governator­e Luca Zaia ha ribadito che il «Piano D’Alpaos» messo a punto dopo l’alluvione del 2010 prevede 681 opere, per un costo totale di 2,6 miliardi (ad oggi sono stati attuati 650 interventi, per un importo di quasi 400 milioni). «Noi siamo pronti, nei prossimi giorni verrò a Venezia per discutere con Zaia i progetti da inserire nell’accordo di programma - annuncia il sottosegre­tario all’Ambiente Vannia Gava - per il Veneto ci sono 159 milioni, 10 dei quali destinabil­i alla viabilità; 91 milioni li abbiamo recuperati dai piani dell’ex struttura di missione che non erano ancora stati sbloccati». Il riferiment­o è a «Italia Sicura», che l’ex ministro Graziano Delrio chiede non sia cancellata mentre il suo successore, Toninelli, vuole smantellar­e al più presto: «Era solo un poltronifi­cio per gli amici di Renzi».

Il vicepremie­r Matteo Salvini promette «interventi senza precedenti», il sottosegre­tario all’Economia Massimo Garavaglia garantisce che «già in legge di Stabilità ci saranno investimen­ti importanti». E si muove anche l’Europa, sebbene per Margaritis Schinas, portavoce della Commission­e, sia ancora troppo presto per attivare il Fondo di solidariet­à Ue. Il commissari­o per gli aiuti umanitari Christos Stylianide­s ha incontrato ieri il direttore generale della Protezione civile, Agostino Miozzo, mentre il servizio satellitar­e Copernicus è stato attivato per mappare le aree colpite dal maltempo. «Questa mattina ho parlato con la commissari­a Corina Cretu, responsabi­le dei fondi regionali - afferma il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani -. Per ottenere l’accesso al fondo di solidariet­à bisogna che i danni superino i 3 miliardi o lo 0,6% del Pil. Le Regioni possono utilizzare i fondi a loro destinati, con una grande novità: invece del 50%, il cofinanzia­mento sarà solo del 5%».

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