Rapporti sessuali con una minore, forestale nei guai
Dopo la denuncia ha lasciato la divisa. Sequestrato il suo cellulare con le foto di lei
Per mesi, stando agli elementi nelle mani all’accusa, avrebbe avuto una storia «intima» con una minore, non ancora sedicenne, a cui doveva impartire lezioni di ippica.
Lui, quarantenne, agente del Corpo Forestale. Lei, non ancora sedicenne, studentessa. Si erano conosciuti all’interno di un maneggio in provincia dove lui, al di fuori delle ore di lavoro, collaborava effettuando anche lezioni di equitazione. Dalla comune passione per l’ippica, però, il loro rapporto si sarebbe progressivamente rafforzato e intensificato al punto da diventare intimo.
I due si sarebbero avvicinati talmente tanto da intrattenere, per diversi mesi, una vera e propria relazione a carattere sessuale. Adesso l’allora Guardia forestale (è uscito dal Corpo e ha lasciato la divisa nel momento in cui si è ritrovato sotto inchiesta) risulta indagato dalla procura per atti sessuali con una minorenne. E quest’ultima, che è appena stata sentita alla presenza del giudice per le indagini preliminari Giuliana Franciosi, ha confermato la relazione inticibile» ma che per mesi l’ha legata all’accusato: i due si sarebbero dovuti incontrare per le lezioni al maneggio dove si erano conosciuti la prima volta, invece durante il tempo trascorso insieme avrebbero fatto tutt’altro. Rapporti consenzienti, avrebbe precisato la minorenne, che per quell’ormai ex agente del Corpo Forestale avrebbe preso un’autentica infatuazione. Per la legge, però, il problema sta nella minore età della studentessa e nel fatto che lei fosse affidata a lui per ragioni attinenti l’«educazione»: di qui, nei confronti del quarantenne veronese, la contestazione da parte della procura del reato di atti sessuali con una minore. Al momento dell’interrogatorio a cui è stata sottoposta di fronte al gip Franciosi, la ragazza è stata sentita in audizione protetta con la formula dell’incidente probatorio: significa che, in caso di eventuale processo, le dichiarazioni appena rese dalla studentessa di fronte al gip faranno fede e non dovranno essere da lei confermate in aula. Stando a quanto finora emerso nel corso delle indagini preliminari, dopo la denuncia della vicenda che ha dato il via all’inchiesta nei confronti dell’allora Guardia forestale, da parte della procura è stato disposto il sequestro del telefonino dell’accusato. Cellulare che, secondo quanto poi verificato, «celava» in archivio numerose foto della ragazza. Immagini e video anche a carattere intimo, particolare che - per gli inquirenti - confermerebbe la «vicinanza» che legava i due. A dare l’incipit alle indagini, sarebbero state le confidenze della minorenne a un’amica: sarebbe stata quest’ultima a rivelare quella «inconfessabile» relazione ai genitori della studentessa. E loro, immediatamente, hanno deciso di segnalare alle forze dell’ordine quell’«indi- vicenda che coinvolgeva loro figlia. Fu così che, per l’ex agente del Corpo Forestale, presero subito il via i guai giudiziari che gli sono costati su iniziativa della procura un’incriminazione per atti sessuali con una minore. E dopo l’audizione a cui è appena stata sottoposta la ragazza, starà ora alla procura decidere come procedere: per l’indagato, il rischio è che la procura chieda il rinvio a giudizio il reato di atti sessuali con minorenne.A riguardo, il codice sanziona la condotta di chi compie «atti sessuali con persona che al momento del fatto non ha ancora compiuto 14 anni, o 16 (come in questo caso, ndr) anni se il colpevole è l’ascendente, il genitore anche adottivo, il convivente di quest’ultimo, il tutore o altra persona cui il minore è affidato per ragioni di cura, educazione, istruzione o custodia».