Lei lo denuncia, lui la pedina fino alla caserma
La donna accusa: picchiata dall’ex fidanzato I carabinieri hanno arrestato il veronese
L’ha seguita fino in caserma. Così ossessionato e geloso da non rendersi nemmeno conto di poter finire nei guai. Infatti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Verona, hanno avuto gioco facile ad arrestarlo con le accuse di stalking, lesioni e violazione di domicilio, bloccandolo a poche centinaia di metri dal comando provinciale mentre, al volante di una utilitaria, stava inseguendo per l’ennesima volta la sua ex che lo aveva appena denunciato. L’allarme è scattato martedì sera quando la donna, una cittadina di origine romene, ha chiamato il 112 in lacrime raccontando che l’ex fidanzato le era appena entrato in casa e l’aveva picchiata. La pattuglia si era precipitata sul posto, ma dell’uomo, un veronese di 43 anni, nessuna traccia. La poveretta, era stata portata in pronto soccorso e successivamente si era presentata dai carabinieri in via Salvo d’Acquisto per presentare denuncia. Sembrava che tutto si fosse «limitato» all’aggressione subita quel pomeriggio. Ma quando la vittima è uscita dal cancello principale, i militari si sono facilmente accorti che qualcuno al volante di una Fiat Punto la stava aspettando per seguirla. Ed è scattato immediatamente il controllo: l’uomo è stato fermato mentre guidava e, una volta identificato, si è capito subito che si trattava proprio dell’ex fidanzato. A quel punto, la donna, ha trovato il coraggio di confidarsi e di raccontare l’incubo vissuto da un mese a questa parte. Convinto di essere stato tradito, lui continuava a tempestarla di telefonate e messaggi a ogni ora. Non solo: oltre a pedinarla sul luogo di lavoro e in tutti gli altri suoi spostamenti, il veronese non esitava ad alzare le mani. Stressatissima e terrorizzata, era arrivata a cambiare persino la serratura della porta d’ingresso del suo appartamento. Ma non era bastato ad evitare l’ennesima irruzione, martedì pomeriggio. A quel punto, su disposizione del pm di turno, è scattato l’arresto e nella giornata di mercoledì l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è comparso in tribunale di fronte al giudice Rita Caccamo per la direttissima. Al termine dell’udienza, il magistrato ha disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari in attesa del processo fissato a febbraio del prossimo anno.