Idee in attacco: Trotta, Matri o Paloschi
Il Chievo potrebbe intervenire a gennaio per offrire un rinforzo a Di Carlo, sono tre le piste
L’attacco del Chievo deve ingranare. E se non ingranerà, qualcosa potrebbe succedere a gennaio. Salvo, ovviamente, che per allora la classifica non condanni già Sorrentino e soci.
Una pista è Marcello Trotta, 26 anni, ai saluti (concordati) con il Sassuolo. Il Chievo l’aveva già trattato in estate, c’era il suo ok (Veronello è ancora una soluzione gradita per lui) ma non ci fu l’intesa coi neroverdi. Ora il club della Diga ci starebbe riprovando. Zero presenze con De Zerbi, per Trotta, che il meglio di sé l’ha esposto in quel di Crotone, specie nell’attacco a due, formula che il Chievo di Mimmo Di Carlo dovrebbe ripristinare stabilmente: tre gol e cinque assist nel 2016-17 in coppia con Falcinelli, 7 gol e quattro assist la scorsa stagione. I corridoi di piazza affari sussurrano poi di altre due idee, sponda clivense. Idee col procuratore Tullio Tinti (è solo un dato di cronaca) come comun denominatore. Idee che per ora suonano come fantacalcio. Una, il 34enne Alessandro Matri, pure lui in uscita dal Sassuolo. Scade a giugno, Matri, e i neroverdi sono interessati all’ipotesi di cederlo a gennaio. Un prestito fino a giugno, operazione da circa 400mila euro, parrebbe l’unica via percorribile. L’altra: tentare di convincere Alberto Paloschi (sempre scuderia di Tinti) a tornare in prestito qui, al Chievo, dov’è già stato allenato da Di Carlo. Sette gol e un assist nel 2017-18, oggi Paloschi bolla otto presenze di cui appena tre da titolare nella Spal.
Un tentativo ci fu già due estati fa, mentre Paloschi lasciava l’Atalanta, ma l’offerta del Chievo fu troppo bassa e Paloschi scelse Ferrara. L’ingaggio è peraltro pesante, un milione, il che, al momento, rende il pensiero pressoché proibito. Guardiamo allora, per l’intanto, al fatturato attuale della batteria offensiva gialloblù. Dieci gol di squadra (peggior bilancio insieme al Frosinone) e 5 delle punte. Tre da Stepinski, che però sciupa e fatica a garantire sponde e possesso palla. Uno da Meggiorini, che col Bologna è parso in netta ripresa. Un altro da capitan Pellissier. Fantasmi, invece, Djordjevic e Pucciarelli. Va detto anche che qualche interesse, per Stepinski, c’è. Dalla Germania, vedi l’Hoffenheim. E dalla serie A, vedi la Fiorentina. Ma il polacco non pare ancora cresciuto a sufficienza: paragonato a Inglese, lanciato in A e ceduto al Napoli per 12 milioni, la strada è lunga.