Grand Hotel, niente sala a Forza Nuova dopo il blitz antifascista
«Sopravvenute ragioni di sicurezza». Convegno di domani, sale la tensione
Luca Castellini, dirigente nazionale di Forza Nuova e il segretario provinciale Pietro Amedeo ieri pomeriggio schizzavano veleno: «Non si ferma il vento con le mani e neanche con qualche stonato megafono». Il vento, in effetti no. Ma quel convegno - che domani dovrebbe battezzare Verona come la «Vandea d’Europa» alla presenza di leader ultranazionalisti e oltranzisti tra cui il «duce» slovacco Marian Kotleba - con uno «stonato megafono» se non altro è stato messo in difficoltà. E non di poco.
Già, perché quegli «scappati di casa», come sono stati definiti dai due forzanovisti, che ieri a mezzogiorno e mezzo hanno organizzato un blitz di protesta al Grand Hotel dove il convegno si doveva tenere, con il loro «stonato megafono» un risultato l’hanno ottenuto. E a trentasei ore da quella che i militanti della destra radicale avevano già ottimisticamente bollato come «una giornata meravigliosa», la direzione dell’albergo di Corso Porta Nuova ha comunicato loro che no, che quella sala che era stata prenotata tempo addietro a nome del signor Amedeo che solo recentemente ne ha spiegato l’utilizzo, per loro non è più disponibile. Lo smacco che i forzanovisti hanno vidimato con un «come nelle peggiori commedie di terza categoria» è stato messo a segno da una ventina di attivisti antifascisti di varie organizzazioni cittadine, che hanno fatto il loro ingresso nella hall dell’albergo con lo stesso striscione che apriva il corteo contro la mozione antiabortista di ottobre. Richiamo al corteo contro la 194 organizzato per il pomeriggio di sabato con il plauso e la partecipazione sempre dell’estrema destra. I partecipanti al blitz hanno letto un volantino contro il convegno e hanno tappezzato la hall e il primo piano con adesivi di Azione Antifascista, non prima di aver imbrattato la porta e di aver attaccato su una sfera bronzea di Arnaldo Pomodoro la frase «No nazi in my town». «Abbiamo spiegato come sia inaccettabile che all’interno di questo albergo e nella città di Verona sia data nuovamente agibilità politica ai predicatori dell’odio». Il tempo che gli antifascisti uscissero all’arrivo delle volanti ed è partita la telefonata per la disdetta della prenotazione per «sopravvenute ragioni di sicurezza».
Dal canto suo Forza Nuova non cede. Persa una sala, se ne trova un’altra. «Nonostante tutto il convegno previsto per sabato mattina si svolgerà regolarmente, pertanto gli eroi della nuova resistenza con i loro sodali eternamente indecisi sul proprio genere si possono pure mettere il cuore in pace», è stato comunicato. Dove si svolgerà al momento non è dato sapere, onde evitare altri blitz che facciano sfumare gli spazi. Tant’è. Per un convegno che si conferma anche con sede vacante, una conferenza stampa che viene indetta. Sempre domani, ma stavolta alle 15 e sulla trincea opposta. Quella antifascista che sarà in piazza Isolo, al suono di «Fuori fascisti e antiabortisti da Verona».
A scaldarsi è anche un altro fronte, vale a dire quello politico-istituzionale. Dopo la consigliere Dem Elisa La Paglia anche il collega di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, che chiede di vietare il corteo del comitato NO194 come già successo a Milano, attacca il sindaco Federico Sboarina. «La mozione antiabortista sposata e difesa dal sindaco - ha commentato Bertucco - ha scatenato i peggiori rigurgiti fascisti. Preoccupante che, per adesione ideologica o per paura di perdere i voti degli impresentabili, il sindaco e l’amministrazione non abbiano il coraggio di esprimersi sulla proposta che i fascisti vogliono lanciare da Verona. Nel silenzio di palazzo Barbieri, in questi giorni la città sembra essere terra di nessuno». Al sindaco, con una domanda, si rivolge anche il segretario cittadino del Pd Luigi Ugoli. «Delle due l’una: o Sboarina mentiva davanti alle tv nazionali quando dichiarava che le mozioni Zelger non erano contro la legge 194, oppure Forza Nuova, che la legge 194 vuole abolire per consentire la proliferazione della razza italica, ha sbagliato città. E chi meglio del sindaco può chiarire l’equivoco?». Ma al momento sulla questione da palazzo Barbieri trapela solo il silenzio.
Forza Nuova L’incontro si svolgerà lo stesso, si mettano il cuore in pace Gli attivisti Inaccettabile dare spazi a questi predicatori dell’odio