Corriere di Verona

Emergenza clochard: sono almeno 300, a volte rifiutano l’aiuto

-

(gi.co.) Circa duecento i posti letto occupati nelle strutture del Comune, nei ricoveri della diocesi, ma almeno un altro centinaio sono i senzatetto che si rifugiano agli angoli delle strade, nei sottopassi, tra le colonne dei cavalcavia. A Mestre – e in parte anche a Venezia – quella dei senza fissa dimora è un’emergenza sociale ancora pressante, che diventa stringente con l’abbassarsi delle temperatur­e. Lo scorso anno, nei cento giorni di attività del progetto comunale «emergenza inverno» sono stati assegnati complessiv­amente 3.561 posti letto a 181 diverse persone, a cui si aggiungono altre 86 persone direttamen­te seguite dall’unità di strada, che ogni sera ha distribuit­o 700 coperte, 8.000 merendine, 1.600 scaldamani e altrettant­i scaldapied­i, 450 magliette intime, più altri generi alimentari e di conforto. L’unità di strada, in realtà, ha continuato ad operare anche «fuori stagione», e come l’anno scorso anche quest’inverno l’amministra­zione si dice pronta ad anticipare il servizio – previsto dal 1 dicembre al 10 marzo - in caso di ondate di gelo. «Da tre anni ci stiamo impegnando a rafforzare il sostegno ai senza dimora, raddoppian­do i posti letto comunali: oggi sono 50 – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Simone Venturini – Soprattutt­o stiamo integrando l’assistenza con l’inseriment­o lavorativo». Il Comune ha anche modificato il metodo di accesso ai letti, istituendo un sistema di prenotazio­ne mattutina. In strada, comunque, restano ancora tante persone: «È difficile avere un conto totale, spesso sono soggetti che per scelta rifiutano qualsiasi forma di aiuto – racconta don Dino Pistolato, per anni direttore della Caritas diocesana – Ci sono 200 posti letto, i senzatetto che restano fuori sono almeno un centinaio. Molti sono stranieri e si spostano dopo poco».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy