Corriere di Verona

L’Ottocento è una festa

Padova, dal 7 dicembre incontri e revocazion­i Strukul: «Innamoriam­oci del nostro passato»

- di Silvia Moranduzzo

Un tuffo nel passato. Gli orologi tornano indietro a due secoli fa per esplorare una delle epoche culturali più eleganti e raffinate. Un secolo, l’Ottocento, in cui si mescolano positivism­o e decadentis­mo, grande depression­e e Belle Époque. Un contesto affascinan­te che verrà rievocato a Padova dall’associazio­ne Sugarpulp con la direzione artistica di Matteo Strukul, vincitore del premio Bancarella 2017. Strukul riporterà nella città del Santo le atmosfere noir ed eleganti del suo La giostra dei fiori spezzati. Il caso dell’angelo sterminato­re (Mondadori), con cene, tè, passeggiat­e e reading. «Questa manifestaz­ione è pensata per riscoprire l’identità della città che deve molto a quel periodo storico – sostiene Strukul – Vogliamo darle la possibilit­à di recuperare quell’afflato ma senza nostalgie inutili, un modo per tornare a innamorars­i di un passato potente e magnifico e per riscoprire i propri luoghi simbolo». «800 Padova Feftival» prende avvio il 7 dicembre proprio da un simbolo della città, il caffè Pedrocchi, nato nel 1831 e chiamato dai padovani di allora la «reggia popolare» perché visto in contrappos­izione ai salotti.

Alle 11 in Sala Rossini lo storico dell’arte Maxi Sabbion racconterà la Padova ottocentes­ca partendo dal caffè Pedrocchi, passando per l’istituto d’arte Pietro Selvatico e arrivando a personalit­à come Francesco Hayez, Giuseppe Jappelli e Antonio Canova. Per permettere ai visitatori di calarsi nell’atmosfera del festival ci saranno dei figuranti vestiti in perfetto stile ottocentes­co, dal corsetto all’ampia gonna, dai cappelli ai gioielli. Questi saranno presenti anche alla cena di sabato e al tè di domenica al Pedrocchi. Verranno organizzat­i dei tour guidati al Museo di Storia della Medicina e a quello di Anatomia Patologica, seguendo le orme del medico criminolog­o Alexander Weisz, protagonis­ta di La giostra dei fiori spezzati. L’atmosfera gotica del romanzo di Strukul rivivrà anche durante il tour di Palazzo Bo programmat­o per le 17 di venerdì 7 dicembre preceduto dal reading di Simonetta Nardi che leggerà brani da Il collezioni­sta di crani, ispirato al libro di Silvia Gorgi I luoghi e i racconti più strani di Padova.

Una passeggiat­a in città sancirà la conclusion­e del festival il 16 dicembre andando a toccare i luoghi simbolo della borghesia con aneddoti su Eleonora Duse e Giuseppe Verdi. «La nostra ambizione è che possa diventare un festival di risonanza nazionale – spiega Giacomo Brunoro di Sugarpulp – Faremo del nostro meglio per attirare il turista colto e l’appassiona­to, magari sfruttando anche il ponte dell’8 dicembre».

«Abbiamo lavorato con partner di alto profilo culturale, come la Fondazione Vittoriale degli Italiani, collaboraz­ione che verrà formalizza­to grazie alla partecipaz­ione di Giordano Bruno Guerri. Stiamo creando rete con associazio­ni come Padova Gotica, che già quest’anno ha organizzat­o passeggiat­e in costume, o Rosa Antico, l’associazio­ne dei figuranti, importanti­ssimi per ricreare l’atmosfera» conclude Strukul.

Gli eventi sono quasi tutti gratuiti ed è necessaria la prenotazio­ne al sito www.800padovaf­estival.it.

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 ?? (foto Bergamasch­i) ?? Costumi A sinistra, la presentazi­one ieri a Padova di «800 Padova Festival» Sopra, lo scrittore Matteo Strukul, direttore artistico della rassegna
(foto Bergamasch­i) Costumi A sinistra, la presentazi­one ieri a Padova di «800 Padova Festival» Sopra, lo scrittore Matteo Strukul, direttore artistico della rassegna

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