Padova Jazz, ultime note con il piano di Chick Corea
Le ultime due serate del festival: domani sul palco la star Usa
Ultime note per il Padova Jazz Festival 2018 con due (super) concerti al teatro Verdi. La rassegna padovana si chiuderà con due serate nel salotto della musica cittadina: oggi un doppio live con i progetti di Jazzmeia Horn e di Francesco Cafiso, e domani il piano solo della leggenda Chick Corea (ore 21, info www.padovajazz.com). La serata di oggi si aprirà con il concerto della giovane cantante di Dallas Jazzmeia Horn, una delle più brillanti promesse emergenti del jazz americano. La Horn proporrà il suo progetto «A social call», con Victor Gould (pianoforte), Barry Stephenson (contrabbasso) e Henry Conerway (batteria). Il salto di qualità per la cantante coincide con la vittoria nel 2015 della Thelonious Monk Institute International Jazz Competition che le ha dato la possibilità di incidere «A social call» due anni più tardi.
Il secondo tempo della serata del Verdi vedrà il concerto e di un musicista italiano che, nonostante i 29 anni compiuti a maggio, ha già alle spalle una lunga storia di successi internazionali. Il sassofonista Francesco Cafiso eseguirà il repertorio di «We play for tips» con un nonetto completato da Marco Ferri, Sebastiano Ragusa (sax e clarinetto), Francesco Lento, Alessandro Presti (tromba, flicorno), Humberto Amésquita (trombone), Mauro Schiavone (pianoforte), Pietro Ciancaglini (contrabbasso) e Adam Pache (batteria).
La chiusura del festival coinciderà con l’esibizione della star più attesa del cartellone, Chick Corea, impegnato in un live di piano solo. Quella di domani sarà una serata dal contenuto in parte imprevedibile: è infatti tradizione di questo mito del jazz moderno lasciarsi ispirare dal pubblico. Chick Corea verso la metà degli anni Sessanta suona con Blue Mitchell, Willie Bobo e Mongo Santamaria. Preludio all’entrata di Corea nel gruppo di Miles Davis; è proprio lui il tastierista che sta dietro la svolta elettrica di «In a silent way» e «Bitches brew». Contemporaneamente Corea dà una sterzata alla sua carriera da leader e si sintonizza sulla nuova onda del jazz elettrico. Corea lascerà scaverà nel proprio repertorio e in quello dei suoi idoli come Bill Evans e Thelonious Monk per poi metterli a confronto con alcuni pesi massimi della musica classica.