Delitto Furfaro, presi altri due complici
Altri due membri della banda che compì la rapina un anno fa nel Villafranchese a casa di Giacomino Furfaro, poi deceduto a causa delle percosse sono stati rintracciati e arrestati all’estero.
Inizia a farsi sempre più stretto il cerchio attorno alla banda entrata in azione tra le campagne di Villafranca e Custoza nella notte tra l’1 e il 2 ottobre di un anno fa. Dopo l’arresto di Ionut Ciubotaru a luglio, nei giorni scorsi sono scattate le manette per altri due complici fermati all’estero e accusati di rapina, furto e omicidio preterintenzionale. Un raid che aveva lasciato dietro di sé una scia di morte. Uno dei banditi, Cristinel Mihai, 44 anni, era stato travolto e ucciso da una Mercedes mentre tentava di attraversare l’autostrada A4. Mentre la vittima della loro prima rapina, Giacomino Furfaro (pregiudicato veronese di 87 anni), era morta in ospedale qualche giorno dopo. I carabinieri di Villafranca, erano partiti proprio da Mihai, per risalire alle identità dei possibili complici, tutti facenti base in un campo nomadi del Pavese. Lì, su ordinanza del gip Ferarro, era stato rintracciato e arrestato in estate Ciubotaru. Ma il resto del commando era irreperibile. L’Arma aveva avviato la collaborazione con le altre forze di polizia internazionali e nei giorni scorsi, sono scattati due nuovi arresti. Neculai Cristea, 24 anni, è stato fermato in Francia, mentre Florian Andrei, 32, è stato arrestato in un Paese dell’Est Europa. Entrambi, sono stati trasferiti in carcere a Roma e nei giorni scorsi sono comparsi di fronte al gip o per gli interrogatori di garanzia. Andrei (difeso da Marco Libardi e Giulia Martini) ha negato ogni coinvolgimento e persino di conoscere gli altri indagati. Ma ha ammesso di aver vissuto per un periodo nel campo nomadi pavese e non ha escluso di poter aver prestato il cellulare a qualcuno che viveva lì con lui.