Corriere di Verona

Fusione tra Agsm e Aim, riparte il tavolo tecnico

Vertice tra i sindaci. Sboarina: l’aggregazio­ne si farà

- L. A.

Le trattative per arrivare alla fusione tra l’Agsm e i vicentini di Aim vanno avanti. Un nuovo incontro si è svolto l’altro giorno a Vicenza, presenti i sindaci delle due città, Federico Sboarina e Francesco Rucco, assieme al presidente di Agsm Michele Croce, all’amministra­tore unico di Aim Gianfranco Vivian e agli assessori Matteo Tosetto per Vicenza e Daniele Polato per Verona. Il vertice ha avuto esito positivo, tanto che entro questo fine settimana (al ritorno dall’Austria del presidente di Agsm, Michele Croce) riprenderà a lavorare anche il «tavolo tecnico» che da tempo sta discutendo i dettagli della gigantesca operazione.

«Promessa mantenuta – ha commentato Sboarina – visto che sei mesi fa avevo detto che i lavori con Vicenza erano solo momentanea­mente sospesi. L’aggregazio­ne fra Agsm e Aim – ha aggiunto il sindaco scaligero - si farà, perché è una soluzione che permette ad entrambe le multiutili­ty di essere competitiv­e sul mercato».

«Ho voluto aspettare la nomina del nuovo amministra­tore unico – ha detto da parte sua il sindaco berico, Rucco - per capire con lui il percorso finora fatto verso l’aggregazio­ne. L’indicazion­e politica è chiara – ha aggiunto – perché l’aggregazio­ne è l’unica strada possibile se vogliamo essere competitiv­i sul mercato. Siamo d’accordo di rivederci a breve – ha concluso Rucco - perchè è necessario recuperare i mesi persi». Da registrare intanto il riaprirsi della polemica sui vertici di un’altra azienda scaligera, l’Agec.

Come era stato riportato dal Corriere di Verona il 2 ottobre scorso, nella riunione a Palazzo Barbieri, in cui il sindaco aveva chiesto ai consiglier­i di maggioranz­a dell’ente se erano disposti a dimettersi, per poter così nominare un nuovo presidente, visto che quello attuale, Roberto Niccolai, non è più gradito a Michele Croce, che lo aveva fatto nominare a nome di Verona Pulita. I consiglier­i avevano declinato l’invito, e Niccolai era rimasto in sella. Adesso Flavio Tosi riapre quella vicenda, chiedendo conto a Sboarina di quella riunione.

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