Corriere di Verona

Hellas, nuova contestazi­one contro Setti

Uno striscione polemico a Peschiera, trasferta confermata al Vigorito

- Matteo Fontana

Non si placa la contestazi­one nei confronti dell’Hellas. O meglio del presidente, Maurizio Setti. Il nuovo episodio della campagna che la tifoseria sta conducendo per protestare contro la gestione del club da parte dell’imprendito­re carpigiano è di ieri mattina.

La squadra diretta da Fabio Grosso ha ripreso gli allenament­i al centro sportivo di Peschiera del Garda, dopo un giorno di riposo, in vista dell’impegno di domenica prossima a Benevento. Una gruppo di esponenti della Curva Sud ha appeso uno striscione sulla recinzione che delimita il terreno su cui si è svolta la seduta. Il contenuto era un chiaro messaggio rivolto a Setti (ieri presente a Peschiera): «Verona ti ha svuotato uno stadio. Batti un colpo o te ne vai?». Gli ultras dell’Hellas, la settimana scorsa, con l’appoggio del Coordiname­nto calcio clubs e la partecipaz­ione pressoché totale della tifoseria, hanno disertato il Bentegodi, in occasione della gara interna pareggiata con il Palermo. Una presa di posizione netta, seguita alla decisione di Setti di confermare Grosso in panchina dopo il 4-2 incassato a Brescia, culmine di un periodo di risultati negativi per l’Hellas. Ma la vicenda legata alla permanenza o meno del tecnico non è stata altro che l’ultima goccia di un rapporto traboccato da tempo.

Tra i tifosi e il Verona il grande freddo risale alle passate stagioni, è coinciso con la retrocessi­one del 2016, non si è sciolto con il ritorno in A dell’anno successivo, e l’ultimo campionato, con il tonfo in B, accompagna­to da molte scelte che hanno fatto discutere (a cominciare dal mancato esonero di Fabio Pecchia, inviso alla piazza), ha tracciato il solco più profondo. La tregua relativa cui si è assistito in estate è franata appena sono riemerse nuove difficoltà. L’acquisizio­ne del Mantova e gli investimen­ti personali in altre aziende — con l’ingresso nel progetto di rilancio della Garelli — non hanno fatto altro che aumentare il dissenso del popolo dell’Hellas nei confronti di Setti. I tifosi si aspettano che il presidente intervenga e chiarisca programmi e intenzioni in maniera dettagliat­a. Il silenzio della proprietà alimenta, al contrario, rabbia e delusione. Nonostante la situazione, peraltro, la Curva Sud, nelle ore immediatam­ente successive il boicottagg­io dello stadio attuato col Palermo, ha riempito la zona di piazzale Olimpia, intorno al Bentegodi, con un volantino: «Tutti a Benevento», il diktat espresso. Come dire: nessuno vuole lasciare da solo l’Hellas, quanto accaduto nell’ultimo turno è stato un gesto simbolico, un segnale da dare in una fase di crisi complessiv­a. Il Verona tornerà a giocare in casa il 17 dicembre, nel posticipo del lunedì con il Pescara.

Per adesso non ci sono certezze definitive sul prolungame­nto del «no al Bentegodi». Prima di tutto, quindi, la partita in trasferta al Vigorito. Dopo saranno effettuate le valutazion­i opportune.

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Contestazi­oni Lo striscione esposto ieri mattina dai tifosi della Curva Sud a Peschiera del Garda

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