Palazzina in fiamme nella notte: grande paura, sgomberati in venti Messo in salvo anche un neonato
Evacuati i 20 condomini. Tra loro anche un’83enne e un neonato
Notte di paura in via Poloni, a due passi dal distretto dell’Usl di riferimento per il centro, a poche centinaia di metri da piazza Bra. E sembra un miracolo che, alla fine, nessuno si sia fatto male e che, soprattutto, i danni, pur rilevanti, siano contenuti. Alla fine, quasi tutti i residenti della palazzina di cinque piani hanno potuto fare rientro a casa già nel pomeriggio.
Un via vai di ambulanze durato oltre un’ora, a sirene spiegate. Il pian terreno in fiamme, il fumo che saliva lungo la tromba delle scale, invadendo gli appartamenti e impedendo ai residenti di uscire. Una notte di panico in via Poloni, a due passi dal distretto dell’Usl di riferimento per il centro, a poche centinaia di metri da piazza Bra. E sembra un miracolo che, alla fine, nessuno si sia fatto male e che, soprattutto, i danni, pur rilevanti, siano contenuti. Alla fine, quasi tutti i residenti della palazzina di cinque piani hanno potuto fare rientro a casa già dal pomeriggio, con l’eccezione dell’inquilina dell’appartamento (dichiarato inagibile e sottoposto a sequestro) da dove è partito l’incendio e di quello del suo vicino di pianerottolo. Quanto è accaduto è ancora al vaglio dei vigili del fuoco, anche se si sospetta un incendio di natura accidentale, originato forse da un corto circuito o da una fiamma lasciata accesa. L’allarme è scoppiato intorno alle 4,30: a chiamare i carabinieri uno dei residenti, svegliato dal forte odore di bruciato. «Mi sono affacciato al balcone – racconta – e ho visto le fiamme alzarsi fino a toccare la mia stanza». Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, arrivando dal comando di via Polveriera Vecchia: hanno trovato l’incendio ancora ad una fase iniziale e sono riusciti a spegnerlo nel giro di pochi minuti. Molto più complessi i soccorsi, visto l’alto numero di persone coinvolte. Tutte state fatte scendere con l’autoscala: sono state portate nei due ospedali cittadini, Borgo Trento e Borgo Roma, venti persone, tutte in codice verde, cioè senza ustioni o sintomi da intossicazione. Altre persone che vivono nel palazzo hanno rifiutato il ricovero. La prima ad essere portata fuori è stata proprio l’inquilina dell’appartamento da cui si sono originate le fiamme, al piano rialzato, un’ottantenne in quel momento sola in casa. Paura per un neonato di appena venti giorni, che si trovava nello stabile: soccorso in via prioritaria, anche nel suo caso non ci sono state conseguenze. Nello stabile abitano una quarantina di famiglie. Alcuni degli spazi, soprattutto al pian terreno, sono vuoti: un tempo erano sede degli uffici dell’Ispesl, l’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, poi diventato Spisal e trasferito al distretto Usl. C’è anche un Bed & Breakfast: tra i soccorsi anche una coppia di turisti proveniente da Avellino. La situazione si è risolta nella mattinata: i danni si sono concentrati nella tromba delle scale e nelle porte e fuori, a parte l’acre odore di bruciato, non si notava nulla.Nel pomeriggio sono arrivate le congratulazioni del sindaco, Federico Sboarina, a quanti sono intervenuti nell’emergenza. «È stato indubbiamente un grave episodio – sostiene – che avrebbe potuto avere conseguenze che non voglio nemmeno immaginare. Fortunatamente è immediatamente scattato il piano di massima emergenza sanitaria e che il coordinamento interforze ha funzionato in ogni dettaglio. La Polizia municipale ha prestato soccorso alle persone evacuate mettendo a disposizione i mezzi per il trasporto nei due ospedali cittadini, un servizio che continua per tutta la giornata nel riportali a casa dopo le dimissioni. Ringrazio tutte le unità presenti: Carabinieri, Vigili del Fuoco e sanitari, e sono vicino alle famiglie».
Il bilancio Un alloggio risulta inagibile Pesanti i danni provocati dal rogo