Corriere di Verona

Virtus ko con la Samb, polemiche sull’arbitraggi­o

- Lorenzo Fabiano

È finita tra bollenti spiriti e accuse pesanti. Partita segnata da quanto accaduto in avvio di ripresa: la Virtus conduce 1-0 in virtù di una magia di Grandolfo allo scadere del primo tempo; tre minuti e Grbac, stretto a sandwich da due difensori va giù in area; parrebbe rigore netto, non per l’arbitro che vede una simulazion­e e mostra al fantasista istriano il secondo giallo. Passano pochi secondi e l’arbitro caccia anche Luigi Fresco. L’inerzia della gara gira dalla parte ospite. La Samb approfitta della superiorit­à numerica, guadagna campo e stringe d’assedio la Virtus. La firma sul successo ospite la mette Rapisarda: prima timbra la rete del pareggio e nel recupero condanna la Virtus ad una sconfitta a dir poco immeritata. Il dopo gara è stato rovente. Fresco, espulso, non poteva parlare; microfono in sala stampa al direttore generale Diego Campedelli, che non le ha mandate certo a dire: «Parlo a nome della società. Sono allibito per quello che ho visto. Su Grbac il rigore era netto. Lo hanno steso in due. Ma ciò che è inaudito è il secondo giallo con la conseguent­e espulsione. Pasciuta aveva il cartellino in mano ancora prima che il giocatore cadesse. Luigi Fresco è stato mandato fuori per aver messo un piede in campo. È stata una partita falsata dall’arbitraggi­o». Campedelli ha poi denunciato un fatto che, se provato, potrebbe avere degli strascichi: «Mi hanno detto che alla fine del primo tempo un dirigente della Sambenedet­tese è entrato nello spogliatoi­o della arbitro. Sono sicuro di quello che dico perché lo hanno visto pure gli ispettori della procura. Fatto sta che nella ripresa l’arbitraggi­o è cambiato e ci ha penalizzat­o. Non è la prima volta che succede quest’anno. Non possiamo più tacere. Anche perché affrontere­mo la prossima partita con tre squalifica­ti».

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