Corriere di Verona

Daspo e lotta ai terroristi «Così più prevenzion­e»

- (a.pri.)

Il Decreto sicurezza offre importanti strumenti ai questori. «Le novità sono soprattutt­o sul piano della prevenzion­e», spiega Girolamo Lacquaniti, dell’Anfp, la principale associazio­ne di rappresent­anza dei funzionari di polizia. «Attualment­e il contrasto all’illegalità è soprattutt­o di carattere repressivo il che, purtroppo, non sempre si rivela efficace anche a causa dell’alta percentual­e di processi che si concludono con la prescrizio­ne. Il Decreto sicurezza, invece, permette ai questori di intervenir­e allontanan­do le persone dal territorio, grazie all’estensione dell’uso del Daspo urbano agli ospedali. In quest’ottica può essere uno strumento efficace di prevenzion­e dei fenomeni criminali apparentem­ente meno gravi ma sicurament­e odiosi, come i furti che avvengono nei presidi sanitari». Le nuove norme prevedono l’inasprimen­to delle pene per chi occupa abusivamen­te gli immobili, ma anche il divieto di accesso alle manifestaz­ioni sportive per gli indiziati di terrorismo. «Fortunatam­ente fino a oggi l’Italia non ha mai subito attentati all’interno degli stadi - prosegue - ma è evidente che anche questo si inserisce in un quadro di maggiore prevenzion­e dei reati». Sotto il profilo della stretta sui profughi, Lacquaniti preferisce non commentare «visto che si tratta di una questione più politica che tecnico-operativa», ma nel complesso l’Anfp dà un giudizio positivo del Decreto «purché se ne faccia un uso attento ed equilibrat­o, garantendo da un lato la sicurezza dei cittadini e dall’altro le libertà individual­i».

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