Tav, ore 14,33: apre il varco sud del Brennero
Cade il diaframma. Era il tratto più complesso
Ore 14.33. Un gigante martello pneumatico, colpo dopo colpo, si fa strada fra polvere e cavi di acciaio e fora l’ultimo varco, quello del portale sud, del tunnel del Brennero.
Siamo a Fortezza e la data è «di storica importanza» come sottolinea il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher: l’alta velocità che metterà il Trentino Alto Adige e l’Italia in connessione diretta con l’Europa è oggi un po’ più vicina. E ne saranno di certo felici i 3.000 imprenditori che sono scesi in piazza a Torino lunedì per chiedere a un governo reticente di investire sulla Tav Lione Torino oltre che su tutte le infrastrutture del Paese.
Il lotto era tecnicamente il più complicato dell’intera opera ferroviaria: ha richiesto infatti il sottoattraversamento dell’Isarco e dell’autostrada A22, con diverse problematiche di ordine tecnico, geologico e idrologico. Per celebrare questa giornata epocale, quanto meno da un punto di vista simbolico, erano presenti presso il cantiere di Fortezza tutte le componenti impegnate nei lavori, dalle maestranze alle rappresentanze aziendali, dai tecnici agli amministratori ai politici, compresi anche l’ex Landeshauptmann Luis Durnwalder e l’ex ad di Trenitalia Mauro Moretti che tanto hanno lavorato al progetto. Tutti, caschetti in testa, a osservare l’enorme ruspa che faceva capolino, a i colpi di martello pneumatico, attraverso il varco sud del portale, che è così caduto in pochi minuti. Sono poi sfilate le bandiere degli Stati e delle aziende impegnate e l’immagine di Santa Barbara, che finora ha protetto efficacemente i lavori e i lavoratori. L’ingegner Raffaele Zurlo, ad della società Bbt, ha fatto gli onori di casa, sottolineando il ruolo del tunnel «un’opera che unisce il nord con il sud, e che è centrale e baricentrica». La galleria di base del Brennero rappresenta infatti il «cuore» del corridoio scandinavo-mediterraneo che va da Helsinki, in Finlandia, a La Valletta (Malta). Un’opera imponente: 93 sono i chilometri di galleria già scavati dalle ruspe sul totale dei 230 previsti. Anche se non mancano le voci contrarie come i 5 Stelle trentini che si sono scagliati contro il progetto, l’obiettivo è quello di completare l’opera entro il 2027 e di renderla agibile nel 2028.
La porzione di lavoro appena conclusa, come spiega l’ingegner Palomba, responsabile del consorzio d’imprese più tecnicamente sollecitate nel lotto, è una delle più complesse: «Si è trattato, della parte più impegnativa dell’intero progetto in quanto il sotto-attraversamento dell’Isarco, oltre a quello dell’A22, ha comportato problemi tecnici e ambientali di avanguardia, che hanno anche richiesto il congelamento del terreno in determinate fasi di avanzamento e di altri lavori, per mantenere gli altissimi standard ambientali e qualitativi che l’intero progetto impone». «Il tunnel di base del Brennero rappresenta il più importante progetto di mobilità nella storia dell’Alto Adige, un progetto per migliorare l’ambiente, la qualità di vita degli abitanti e per sgravare le infrastrutture stradali esistenti. Oggi è stato fatto un passo in avanti verso il raggiungimento di questi obiettivi — ha detto Kompatscher — Attualmente ben due terzi del trasporto merci, pari a circa 40 milioni di tonnellate, attraversa il Brennero viaggiando su gomma, mentre solo un terzo utilizza il treno. Una volta completato il tunnel, questo rapporto sarà ribaltato».
Il sindaco di Fortezza Thomas Klapfer, da parte sua e della popolazione, ha ringraziato Bbt anche per i suoi rapporti con la popolazione: «I disagi esistono e non si possono negare, ma non dimentichiamo che fin dalla sua nascita Fortezza vive di ferrovia e di collegamenti ferroviari e anche la sua popolazione è consapevole che quello di oggi è un passo importante anche per il futuro stesso del nostro comune». Promettendo di riuscire ad esprimersi anche in italiano, alla sua prossima visita, il direttore Inea (agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti) Dirk Beckers si è detto «impressionato dall’efficienza e dalla progressione dei lavori» che ha avuto modo di osservare, sottolineando che per l’istituto europeo «il tunnel di Base del Brennero è un progetto primario per l’Europa, che vi contribuisce non solo economicamente in maniera importante. Un progetto che apre le porta sul futuro dell’Unione completando un’asse importante come quello nord sud».
Kompatscher: «È il progetto del secolo per il nostro territorio: oggi i due terzi delle merci viaggiano su gomma, il futuro è la rotaia»