Corriere di Verona

L’accusa: spariti i soldi dei clienti

Indagato ex dipendente dell’ufficio postale di piazza Isolo

- E. P.

Tra le sue vittime c’era anche la coppia di anziani pensionati che, preoccupat­a dalle notizie sui crack delle banche venete, aveva deciso di trasferire il conto in posta. Ed è stato proprio a partire dalla denuncia presentata a inizio anno dai due coniugi veronesi tutelati dagli avvocati Luca Tirapelle e Paolo Mastropasq­ua che il pm Marco Zenatelli ha iniziato a indagare sul conto di L.T., veronese di 43 anni ed ex dipendente dell’ufficio postale di piazza Isolo, che il prossimo 7 maggio affronterà l’udienza preliminar­e di fronte al gup Raffaele Ferraro per rispondere di appropriaz­ione indebita. L’uomo, difeso da Roberto Bussinello, è accusato di aver fatto sparire più di centomila euro dai conti dei clienti che si erano rivolti a lui per investire i propri risparmi. Oltre alla coppia di anziani e ad altre cinque vittime, anche la direzione dell’ufficio postale e i funzionari di Corporate Affairs di Poste Italiane hanno presentato esposti contro di lui che avrebbe utilizzato anche firme false per riuscire a portare a termine il suo disegno. Nei guai, però, è finita anche l’ex moglie del profession­ista accusata di averlo aiutato a riciclare parte del maltolto tramite un giro di assegni sul proprio conto corrente. E un consulente ed ex amico di L.T.: quest’ultimo era riconducib­ile al conto di una società di consulenza a cui il 43enne aveva girato 30mila euro, facendosel­i poi riconsegna­re in breve tempo (ma l’amico aveva trattenuto una parte della cifra come «risarcimen­to»). Operazioni per «spogliare» i depositi dei propri clienti che si sono ritrovati di fronte alla brutta sorpresa e hanno iniziato a chiedere spiegazion­i all’ufficio, prima di passare alle carte bollate e agli esposti. In primavera, l’udienza preliminar­e.

Vittime Una coppia di anziani gli aveva affidato i risparmi

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