Corriere di Verona

Sicurezza stradale, l’A22 e la polizia si rivolgono ai ragazzi

Presentata la nuova edizione del progetto che coinvolger­à duemila studenti: a Verona il 13 marzo

- M. S.

«La distrazion­e rimane tra le cause principali d’incidenti. Guardando ai giovani adolescent­i spesso vediamo che immediatam­ente prima di un incidente erano arrivati o erano stati mandati un sms o una mail. S’è ridotto invece l’uso dell’alcool da parte di chi guida. Mentre c’è un utilizzo fortissimo di droghe, leggere e pesanti, che rendono molto più difficile stare al volante poiché si perde il contatto con la realtà e i riflessi si offuscano». Interrogat­o sulle principali carenze dei giovani alla guida, il direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla, citava ieri in Gran Guardia – durante la presentazi­one del progetto «L’ABC: l’Autostrada del Brennero in Città» – il cosiddetto «paradosso del giovane guidatore, che violando una regola senza essere sanzionato si rafforza nella convinzion­e di poter continuare a violarla senza essere coinvolto in un incidente: ma se passi dieci volte col rosso, prima o poi un incidente grave ti capita». È stata la sicurezza stradale il tema al centro del già citato progetto «L’ABC», realizzato da Autostrada del Brennero e Polizia, quinta edizione a coinvolger­e oltre 2 mila studenti delle scuole superiori di 12 Comuni lungo l’asse Brennero-Modena.

La giornata di didattica e formazione, per Verona, scatterà il 13 marzo, sempre in Gran Guardia: lezione con due formatori, un quiz interattiv­o, la proiezione del film «Young Europe» prodotto dalla Polizia di Stato e co-finanziato dalla Commission­e Europea.

All’anteprima di ieri (oltre ai vertici di Autostrada del Brennero, il sindaco Federico Sboarina, il comandante della polizia stradale di Verona, Girolamo Laquaniti, quello della polizia municipale, Luigi Altamura, e l’assessore alle politiche giovanili, Francesca Briani) erano presenti alcuni studenti dell’istituto tecnico Ferraris, attesi fuori dalla Gran Guardia dal pullman della Polizia di Stato trasformat­o in aula didattica mobile. Dice sempre Sgalla: «Tornando al problema della distrazion­e, noi da tempo proponiamo l’introduzio­ne della sospension­e della patente per chi viene trovato a guidare usando il cellulare, guardando un device o mandando un messaggio: accanto a questo, però, l’attività di formazione serve sempre».

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Tra i giovani

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