Arena, accordo quadro per i precari. Gestione, i privati rilanciano
(l.a.) Sarà domenica la seconda delle tre giornate di sciopero decise dall’assemblea dei lavoratori della Fondazione Arena. La protesta farà saltare il previsto Concerto dell’Immacolata. I dipendenti che non saranno di turno nella giornata festiva, sciopereranno lunedì. La prima astensione dal lavoro si avrà oggi, e sarà accompagnata da una manifestazione nel grande spiazzo a fianco della Gran Guardia .Tornano intanto all’attacco l’imprenditore Giuseppe Manni e gli avvocati Lamberto Lambertini e Giovanni Maccagnani, che in passato avevano proposto la trasformazione della Fondazione in una Spa. Con una lettera al Ministero dei Beni culturali, viene riproposta appunto una SpA partecipata da Comune, Fiera, Camera di commercio, Cattolica ed Agsm. La Spa non avrebbe fine di lucro e sarebbe gestita con l’aiuto di VeronaFiere.
Da Roma, infine, una notizia positiva: il dg della Fondazione, Gianfranco De Cesaris, ha firmato assieme a tutte le Fondazioni e ai sindacati, un accordoquadro per cercare una soluzione al problema dei precari (rilevantissimo per l’Arena ed uno dei motivi della protesta). L’accordo chiede al governo una nuova normativa in materia: in attesa, parte un tavolo di confronto nazionale. Il termine massimo di 12 mesi previsto per i contratti a termine scatta dal 25 ottobre, ma a livello locale si cercheranno percorsi concorsuali per la stabilizzazione dei precari.