Corriere di Verona

Chievo, road map per la salvezza: 5 punti entro l’anno

La cura Di Carlo ha riacceso le speranze dei gialloblù, che da qui alla fine del girone di ritorno ora puntano all’obiettivo di strappare almeno cinque punti in quattro partite. «Siamo tornati a giocarcela con tutti». Speranza Stepinski

- di Matteo Sorio

Grattare via cinque punti da qui a fine anno. Cioè fra Spal, Inter, Sampdoria e Frosinone. Provarci, almeno. Di modo da tuffarsi nel girone di ritorno con una speranza riaccesa, forte, solida. Il Chievo di Mimmo Di Carlo non fa tabelle perché farle significhe­rebbe distrarre la testa dal presente. Ma intorno a Veronello i numeri danzano e dicono che quei cinque punti sono un possibile obiettivo da porsi guardando agli ultimi 360 minuti dell’anno solare. Specie adesso che il trend di chi sta davanti denuncia un piccolo ribasso. Ribasso raccontano dalla classifica virtuale dell’ultimo mese e mezzo, ossia Frosinone 6 punti, Udinese 5, Chievo 4, Spal 3, Bologna 3. Paragonata a quella reale — Spal 15, Udinese 13, Bologna 11, Frosinone 8, Chievo 3 — quella classifica attesta che il club della Diga, ora come ora, è lì nel tourbillon della corsa salvezza, abile e arruolabil­e per dire la propria.

Già, a patto che da qui a sabato 29 dicembre si compia il passo ulteriore, ossia iniziare a vincere. Il succo attuale è che il Chievo sta bene e le altre non corrono. Certo, tra fine ottobre e oggi il Frosinone s’è sbloccato con un 3 a 0 al Mazza di Ferrara — dove Pellissier e soci sono attesi domenica alle 12.30 — per poi pareggiare con Parma, Fiorentina e Cagliari. Mentre l’Udinese ha creato fatturato approfitta­ndo della crisi della Roma (1-0) e impattando in casa di Genoa (2-2) e Sassuolo (0-0). Ma per il resto il Bologna continua a camminare nella nebbia, iscrivendo nel bilancio recente soltanto i pareggi con Sassuolo, Chievo e Fiorentina. E lo stesso fa la Spal, segno X con Cagliari, Empoli, Genoa.

È cambiato il Chievo, dunque, ma è cambiato anche il passo delle altre, nel senso di un piccolo rallentame­nto su cui i gialloblù possono provare a far leva per risollevar­e il proprio campionato. Non risuonano a caso, del resto, le parole pronunciat­e ieri da Vicari, uno della vecchia guardia Spal, pensando allo scontro diretto che va in scena fra tre giorni a Ferrara: «Il Chievo s’è messo a posto, incontriam­o una squadra forte, noi stiamo facendo di tutto per rimanere in A e dentro lo spogliatoi­o ce lo diciamo tutti i giorni». Fotografia buona del momento, insomma. Quel momento che secondo Stepinski, quarto gol stagionale a Parma, nel mirino della Fiorentina per il mercato di gennaio (i viola proporrebb­ero uno scambio con il giovane serbo Vlahovic) vede le azioni del Chievo in risalita: «Siamo tornati a essere la squadra che può giocarsela con tutte». Proprio per quello — perché con Di Carlo ha strappato due gettoni a Napoli e Lazio, oltre al pari di Parma — il Chievo può giocarsela a Ferrara, poi con l’Inter qui a Verona, poi con la Sampdoria a Marassi, poi col Frosinone al Bentegodi. È a quel punto che andranno in archivio il 2018 e il girone d’andata. E per quell’ora al Chievo farebbe un gran bene avere quei cinque punti in più rispetto a oggi.

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L’Ego
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* Chievo -3 punti di penalizzaz­ione
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Polacco Mariusz Stepinski, classe 1995 attaccante

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