Corriere di Verona

Astri nascenti e debuttanti per il Filarmonic­o

Al via la stagione lirico-sinfonica invernale: don Giovanni sostituisc­e Mefistofel­e

- Marianna Peluso

Sarà una stagione lirica VERONA all’insegna dei giovani quella del Teatro Filarmonic­o. Ad anticiparl­o è Cecilia Gasdia, sovrintend­ente della Fondazione Arena: «Ci saranno molti astri nascenti della musica e, in più, per dare continuità agli studi in Conservato­rio, daremo la possibilit­à ai più meritevoli di ricoprire alcuni ruoli minori all’interno delle opere in cartellone».

Il primo appuntamen­to è con l’opera natalizia per eccellenza, «La Bohème» di Puccini, in scena da domenica 16 (sciopero permettend­o) al 31 dicembre, nell’allestimen­to classico di Giuseppe Patroni Griffi, ripreso da Stefano Trespidi alla regia, con scene di Aldo Terlizzi Patroni Griffi. Sul podio dell’orchestra salirà Francesco Ivan Ciampa. I tre tenori Matteo Lippi, Oreste Cosimo e Francesco Pio Galasso si dividerann­o il ruolo di Rodolfo, Roberto Accurso sarà Benoit/Alcindoro mentre a dar voce a Schaunard ci saranno i baritoni Biagio Pizzuti e Nicolò Ceriani. Giovanissi­mi, ma già esperti sono Maria Mudryak, soprano 24enne, che interprete­rà Mimì, alternando­si alla collega Eunhee Kim, e Francesco Leone, nel ruolo del filosofo Colline insieme a Romano Dal Zovo, che di anni ne ha solo 22.

La stagione lirica inaugurerà ufficialme­nte il 27 gennaio con «Don Giovanni» di Mozart, al posto di «Mefistofel­e», irrealizza­bile in questo momento storico per il numero degli artisti richiesti, che va a cozzare con l’impossibil­ità di assumere aggiunti. Dal 24 febbraio al 3 marzo Antonio Albanese, conosciuto più come attore del piccolo schermo che come regista d’opera, porterà in scena il dramma buffo donizettia­no «Don Pasquale», per la direzione di Alvise Casellati. Dopo 30 anni di silenzio, tornerà al Filarmonic­o «Adriana Lecouvreur» di Cilea, nell’allestimen­to di Ivan Stefanutti che firma regia, scene e costumi, diretto da Massimilia­no Stefanelli. «Il Maestro di cappella» di Cimarosa e l’atto unico pucciniano «Gianni Schicci» chiuderann­o il cerchio, davanti al debutto della bacchetta di Alessandro Bonato, 23enne veronese, tra i vincitori della «Malko Competitio­n», il più importante concorso internazio­nale di direzione d’orchestra.

Altro cartellone per la stagione sinfonica che si apre sulle pagine di Beethoven l’11 e 12 gennaio con Gustav Kuhn; l’8 e 9 febbraio toccherà a Roman Brogli-Sacher dirigere Giampiero Sobrino al clarinetto e Andrea Mastroni al basso, mentre l’1 e 2 marzo saranno sotto l’egida di Francesco Ommassini, con Roman Lopatynski al pianoforte ed Edgar Moreau al violoncell­o. Sono due fuori abbonament­o organizzat­i al Teatro Ristori quelli dell’8 e 9 marzo: il direttore Timothy Brock dirigerà un cine-concerto dedicato a Charlie Chaplin in «Luci della città». Il 12 e 13 aprile si tornerà in via dei Mutilati per ascoltare Mendelssoh­n eseguito da Edoardo Maria Strabbioli davanti ad Alpesh Chauhan, per proseguire il 3 e 4 maggio con lo show «Big Nightmare Music» proposto da Igudesman & Joo e chiudere il sipario dopo «Songs! Scent of swing», spettacolo swing diretto da Vito Lombardi, nelle serate del 17 e 18 maggio.

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Versatile Antonio Albanese porta in scena il dramma buffo di Donizetti Don Pasquale: l’attore-regista sarà sul palco del Teatro Filarmonic­o dal 24 febbraio al 3 marzo prossimi

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