Corriere di Verona

Ricerca a favore delle imprese: la sinergia con Caritro

Progetto rivolto a tutto il Nordest. E nel welfare prende piede il «processo attivo» di selezione

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Un esempio fresco fresco e molto concreto di ciò che si intende per nuovo corso delle Fondazioni, è costituito dal progetto pilota lanciato all’inizio di questo mese da Cariverona, in tandem con la consorella trentina Caritro e rivolto a tutto il Nordest, non soltanto ai territori storici.

Nel dettaglio, Cariverona e Caritro hanno collaborat­o alla realizzazi­one del nuovo bando Ricerca e Sviluppo, mettendo sul piatto 1,8 milioni di euro, con l’obiettivo di favorire la creazione di sinergie tra il mondo produttivo, composto dalle imprese e dai centri di ricerca industrial­e applicata, e il mondo della ricerca universita­ria.

La partecipaz­ione al bando è riservata a reti di soggetti che siano composte da almeno un centro di ricerca con sede operativa nel Triveneto o nelle province di Ancona e Mantova e un’impresa con sede operativa nei territori di riferiment­o delle due Fondazioni promotrici; ciascuna rete dovrà prevedere il coinvolgim­ento attivo di almeno un ricercator­e under 40 anni.

Il presidente di Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco, sintetizza così la svolta che sta alla base del progetto: «La sfida che oggi la ricerca scientific­a è chiamata ad affrontare è quella di generare conoscenza e innovazion­e per le imprese. C’è la generale consapevol­ezza di questa necessità, elemento cardine della competitiv­ità del nostro sistema produttivo. Questa è la visione comune che ci unisce a Fondazione Caritro, alla quale diamo concretezz­a nella collaboraz­ione in questo Bando, che si prefigge l’obiettivo di agevolare l’attivazion­e di tutti i meccanismi virtuosi che consentano e facilitino ricerca, innovazion­e e competitiv­ità, in linea con i bisogni dei nostri territori».

Sul fronte di intervento più classico della Fondazione, quello orientato alla sussidiari­età, Cariverona ha da poco approvato anche il bando Welfare e Famiglia 2019. Il valore aggiunto è rappresent­ato dal «processo attivo» del piano di erogazioni: tutti gli 80 progetti candidati, cioè, hanno concorso fra loro in fasi successive, dando visibilità alla creatività sussidiari­a dei soggetti coinvolti. I 26 progetti selezionat­i, alla fine, hanno raccolto gli stimoli più meritevoli provenient­i da tutti i territori propri della Fondazione. «Per la prima volta - ricorda il direttore Giacomo Marino - abbiamo trasformat­o pratiche a rischio-burocrazia in un momento di confronto dinamico. E cresce il peso delle erogazioni non in denaro ma in conoscenza e consulenza».

Marino Cresce il peso delle erogazioni non in denaro ma in conoscenza e consulenza

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Direttore Giacomo Marino ha la direzione della Fondazione Cariverona

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