Fondazione lirica, oggi il terzo sciopero Intanto i sindacalisti incontrano i politici
Si terrà oggi la terza giornata di sciopero dei lavoratori della Fondazione lirica Arena di Verona. L’astensione del lavoro è stata decisa da Cgil, Uil e Fials, mentre la Cisl, come annunciato nei giorni scorsi, non ha aderito, prendendo le distanze dall’agitazione all’insegna del motto «non in mio nome». La Cgil ha illustrato ieri invece i motivi della sua adesione. Il segretario confederale, Stefano Facci, affiancato dal segretario di categoria Paolo Seghi, ha spiegato che «c’è un’apertura di credito nei confronti del sindaco, dopo che i numeri annunciati sono risultati positivi (in particolare delle prevendite per il 2019, ndr) ma quello che manca – ha aggiunto – è una prospettiva di fondo, senza la quale non ci si può chiedere un salto nel buio in assenza di concreti fatti nuovi».
Ieri mattina, intanto, si è svolto l’incontro tra sindacati e lavoratori da un lato ed esponenti politici dall’altro. Erano presenti i parlamentari Vincenzo D’Arienzo, Alessia Rotta e Diego Zardini del Partito democratico e Vito Comencini della Lega; la Regione era rappresentata dai consiglieri Stefano Casali (Verona Domani), Stefano Valdegamberi (Gruppo Misto) ed Orietta Salemi (Pd), mentre per il consiglio comunale c’erano Stefano Bertucco (Sinistra e Verona in Comune) e Marta Vanzetto (Movimento Cinque Stelle). Con sfumature ovviamente diverse, tutti hanno manifestato la volontà di arrivare ad un accordo che aiuti il rilancio della Fondazione. È stato confermato l’incontro in Regione, che era stato promosso da Stefano Casali e che si terrà nel mese di gennaio. Oggi infine, in concomitanza con lo sciopero, una delegazione di sindacalisti e lavoratori sarà a Roma, al ministero dei Beni Culturali, dove saranno presentati al ministro Alberto Bonisoli diversi documenti sulla situazione della Fondazione veronese.