Corriere di Verona

Il vescovo: «Dobbiamo proteggere l’istituzion­e famiglia»

Zenti ha incontrato la giunta. L’appello: i bimbi hanno il diritto di avere una madre e un padre

- Camilla Pisani

«Nonostante quel che dice l’Europa non esistono né genitore 1 né genitore 2: esistono solo una mamma e un papà». Il vescovo Giuseppe Zenti, nel rivolgere il consueto augurio di fine anno alla città, ha posto l’accento sulla famiglia come fondamento della società. La famiglia tradiziona­le, naturalmen­te.

«Conosciamo tutti la complessit­à della vita - ha aggiunto monsignor Zenti, che ieri ha riunito in diocesi il sindaco Sboarina e i suoi assessori - ma non si tolga ai bambini il diritto di avere un padre e una madre: si chiama legge naturale». Il discorso del vescovo ha rimarcato una linea di pensiero condivisa dal primo cittadino, fornendo anche lo spunto per tornare sulla vicenda del bimbo di tre anni che il Tribunale dei minori di Venezia ha dichiarato adottabile, togliendol­o alla famiglia affidatari­a.

A complicare il quadro, la richiesta di adozione dei nonni naturali. «L’amministra­zione si sta muovendo - è intervenut­o Sboarina, che li ha incontrati -. Ci auguriamo possa essere riportato al più presto alla famiglia affidatari­a».

«Questo episodio - ha ripreso Zenti - ci dia occasione di riflettere sulle condizioni dell’infanzia. Verona è una città bellissima e ricchissim­a ma tante famiglie vivono nella disperazio­ne. Tanti bimbi nascono in contesti che non garantisco­no equilibrio. Dobbiamo agire come rappresent­anti religiosi e politici, facendo uno sforzo congiunto per proteggere l’istituzion­e della famiglia: tutto ciò che viene fatto per il sociale è segno di responsabi­lità». E toccando il tema della responsabi­lità, il vescovo ha rivolto un appello anche alla stampa. «I giornalist­i creano cultura, il substrato dell’agire - ha ammonito il presule - e allora guardino di più al lato bello delle notizie».

«Questo incontro ha un alto valore simbolico - ha concluso il sindaco Sboarina - giunta e diocesi si occupano delle stesse persone: i veronesi. Con più attenzione alle categorie deboli, che l’amministra­zione ha aiutato con interventi semplici come l’uso dei proventi dell’abolizione dei biglietti gratuiti in Arena che in cinque anni ci permetterà di raccoglier­e oltre un milione di euro. E siamo a buon punto con lo studio per l’applicazio­ne del Fattore Famiglia -a sottolinea­to - progetto che punta ad attivare un nuovo sistema di calcolo per pagare i servizi comunali che agevola chi è in difficoltà economica».

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Auguri natalizi Il vescovo Zenti e il sindaco Sboarina

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