Corriere di Verona

Ragusa, stagione finita Lesione del crociato per l’attaccante

Confermato per l’attaccante dell’Hellas la lesione al crociato: ora si attende l’operazione

- Matteo Fontana

La stagione di Antonino Ragusa finisce qua. Le sensazioni pessimisti­che sull’infortunio, riportato dal giocatore dell’Hellas nella partita con il Pescara, sono state confermate dalle indagini strumental­i effettuate dallo staff medico del club.

Già dopo le prime verifiche, avvenute martedì, le indicazion­i era chiare. I nuovi controlli non hanno fatto altro che confermarl­e. Ieri, in tarda mattinata, il Verona ha reso nota la diagnosi, in un comunicato diffuso via web, con cui ha fatto sapere che Ragusa «ha svolto accertamen­ti diagnostic­i presso l’ospedale Sacro Cuore di Negrar e, successiva­mente, una visita specialist­ica, che hanno evidenziat­o la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Il calciatore sarà sottoposto ad intervento chirurgico». Per Ragusa si tratta dell’identico, grave problema che lo fermò per sei mesi, nel 2014, quando giocava nel Vicenza. Sempre il crociato anteriore del ginocchio destro, sempre un’operazione che lo costrinse a rimanere fuori a lungo. Ebbe la forza di ripartire, allora, Ragusa, e sarà così anche stavolta. Dopo l’infortunio di Vicenza si rimise a correre più forte di prima e giocò i playoff per la serie A persi dai biancoross­i con il Pescara fino a conquistar­si comunque la chiamata nella massima serie, passando al Sassuolo. Proprio dalla società neroverde, tra l’altro, Ragusa dovrà transitare prima dell’intervento ospitalier­o, per una verifica di prassi. Il cartellino dell’esterno, infatti, è sempre detenuto dal Sassuolo, con l’Hellas che l’ha rilevato in prestito con obbligo di riscatto. Di sicuro questa è una perdita pesante per il Verona: Ragusa non era ancora riuscito a incidere secondo quelle che erano le aspettativ­e nei suoi confronti, frenato da alcuni problemi fisici che ne hanno limitato parecchio la condizione atletica.

Proprio con il Pescara, tuttavia, aveva mostrato di essere in buona forma, disputando una partita di grande tenacia, schierato a sorpresa da Fabio Grosso in un ruolo a dir poco inusuale, quello di terzino destro. Su di lui aveva puntato l’allenatore dell’Hellas per supplire all’assenza di Alessandro Crescenzi. Una decisione che ha sbalordito i più e che ha portato, nel prepartita, tutti a interrogar­si sul modulo che avrebbe adottato il Verona, visto che non si riteneva possibile che Ragusa fosse schierato in quella posizione. È andata, invece, proprio così, e l’attaccante divenuto difensore, dopo aver sofferto nei primi minuti, ha saputo svolgere con metodo i compiti che gli erano stati affidati. Senza strafare, Ragusa è riuscito a contenere le accelerazi­oni pescaresi sulla sua fascia. Poi, al 22’ del secondo tempo, il crack, mentre cercava di bloccare l’avanzata di Machin che, subito dopo, ha portato al gol di Mancuso. Una rete inutile per il Pescara, che ha perso 3-1, e dolorosa per il Verona, perché in questa circostanz­a Ragusa si è fatto male. La gravità della situazione è parsa immediatam­ente chiara, l’espression­e turbata del ds Tony D’Amico nel post-partita, nonostante la limpida vitttoria gialloblù, ne è stata lo specchio.

Antonino Ragusa sarà out per almeno cinque mesi: il suo campionato, di conseguenz­a, si può considerar­e già chiuso.

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Ai box Guaio ai legamenti, almeno cinque mesi di stop per Antonino Ragusa

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