Corriere di Verona

Valdastico, rivolta contro la revisione del tracciato Nogara-Mare, sì allo stop

- Andrea Alba

Il colpo di scena da Trento sulla A31 Nord – il T5, tracciato del tutto diverso dal progetto attuale che il neogoverna­tore leghista Maurizio Fugatti vorrebbe con forza – non piace ai sindaci vicentini coinvolti dal passaggio, da Arsiero a Posina, a Valli del Pasubio. Il tema è destinato a surriscald­arsi di fronte all’opera che deve realizzare l’autostrada Brescia-Padova. Che intanto incassa la sconfitta davanti al Tar sul ricorso che aveva mandato avanti, come mandataria del raggruppam­ento che si era aggiudicat­o nel 2013 la realizzazi­one in project financing dell’autostrada Nogara-Mare. Opera che la Regione aveva cassato dopo la revisione dell’opera, a cui per altro anche la nuova proprietà spagnola di Abertis non era più nella sostanza interessat­a. Brescia-Padova era ricorsa al Tar chiedendo danni per 200 milioni. Ieri il Tar ha dato ragione alla Regione, ritenendo legittima e «assai opportuna» la revisione.

Ma intanto lo scontro si accende più a nord sull’ipotesi di rivedere radicalmen­te il tracciato. Spostandon­e l’uscita sull’A22, in Trentino, da Besenello, tra Rovereto e Trento, a sud di Rovereto, percorrend­o la Val Posina e la Vallarsa gran parte in galleria.I sindaci, sia veneti che trentini, hanno scritto a Regione Veneto, Provincia di Trento e ministero delle infrastrut­ture. «Questo tracciato rovinerebb­e tre valli per uscire a sud di Rovereto, dimezza i transiti e sembra fatto in funzione del turismo al lago di Garda più che come sbocco a nord. Si ripropone il ricatto trentino al Veneto» sintetizza il sindaco di Posina, il pur leghista Andrea Ceccheller­o.

Il tracciato devierebbe così a ovest ad Arsiero (evitando la Valdastico) attraversa­ndo la Valposina, passando sotto al Pasubio e poi «tagliando» tre valli trentine, tramite quattro viadotti e cinque gallerie (40 chilometri, in tunnel per il 78 per cento). «Sono preoccupat­issima – avverte Tiziana Occhino, sindaco di Arsiero – se l’obiettivo originario era di snellire il traffico della Valsugana, ora con questa variante siamo di fronte a un’opera diversa». E il sindaco di Valli, Armando Cunegato: «Il Pasubio è un monte carsico, come minimo andrebbe prima fatta un’analisi geologica. Altro che queste sparate».

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