Valdastico, rivolta contro la revisione del tracciato Nogara-Mare, sì allo stop
Il colpo di scena da Trento sulla A31 Nord – il T5, tracciato del tutto diverso dal progetto attuale che il neogovernatore leghista Maurizio Fugatti vorrebbe con forza – non piace ai sindaci vicentini coinvolti dal passaggio, da Arsiero a Posina, a Valli del Pasubio. Il tema è destinato a surriscaldarsi di fronte all’opera che deve realizzare l’autostrada Brescia-Padova. Che intanto incassa la sconfitta davanti al Tar sul ricorso che aveva mandato avanti, come mandataria del raggruppamento che si era aggiudicato nel 2013 la realizzazione in project financing dell’autostrada Nogara-Mare. Opera che la Regione aveva cassato dopo la revisione dell’opera, a cui per altro anche la nuova proprietà spagnola di Abertis non era più nella sostanza interessata. Brescia-Padova era ricorsa al Tar chiedendo danni per 200 milioni. Ieri il Tar ha dato ragione alla Regione, ritenendo legittima e «assai opportuna» la revisione.
Ma intanto lo scontro si accende più a nord sull’ipotesi di rivedere radicalmente il tracciato. Spostandone l’uscita sull’A22, in Trentino, da Besenello, tra Rovereto e Trento, a sud di Rovereto, percorrendo la Val Posina e la Vallarsa gran parte in galleria.I sindaci, sia veneti che trentini, hanno scritto a Regione Veneto, Provincia di Trento e ministero delle infrastrutture. «Questo tracciato rovinerebbe tre valli per uscire a sud di Rovereto, dimezza i transiti e sembra fatto in funzione del turismo al lago di Garda più che come sbocco a nord. Si ripropone il ricatto trentino al Veneto» sintetizza il sindaco di Posina, il pur leghista Andrea Cecchellero.
Il tracciato devierebbe così a ovest ad Arsiero (evitando la Valdastico) attraversando la Valposina, passando sotto al Pasubio e poi «tagliando» tre valli trentine, tramite quattro viadotti e cinque gallerie (40 chilometri, in tunnel per il 78 per cento). «Sono preoccupatissima – avverte Tiziana Occhino, sindaco di Arsiero – se l’obiettivo originario era di snellire il traffico della Valsugana, ora con questa variante siamo di fronte a un’opera diversa». E il sindaco di Valli, Armando Cunegato: «Il Pasubio è un monte carsico, come minimo andrebbe prima fatta un’analisi geologica. Altro che queste sparate».