Corriere di Verona

Biennale Architettu­ra con Sarkis

Il presidente Baratta ha nominato il curatore. «Sensibile alle urgenze della società»

- Veronica Tuzii

«Un curatore particolar­mente sensibile ai temi e alle urgenze che la società, nelle diverse contrastan­ti realtà, pone per il nostro abitare». Questo il commento del presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta riguardo alla nomina dell’architetto e docente libanese Hashim Sarkis, neodiretto­re del Settore Architettu­ra, con lo specifico incarico di curare la 17ma Mostra Internazio­nale di Architettu­ra, che si terrà dal 23 maggio al 29 novembre 2020. La decisione è stata deliberata dal Cda dell’istituzion­e, su proposta dello stesso presidente.

Chi si aspettava una archistar forse storcerà il naso. Come fonte di ispirazion­e Sarkis guarda ai geografi del primo Novecento, come Paul Vidal de la Blache e Maximilien Sorre, e crede nella costruzion­e di un nuovo lessico in grado di capire meglio dove e come viviamo. Ma niente di appariscen­te alla Zaha Hadid o alla Frank Gehry. Una laurea in Architettu­ra e una in Belle Arti conseguite alla Rhode Island School of Design, oltre che un master e un dottorato in Architettu­ra ottenuti alla Harvard University, Sarkis, 54 anni, è titolare di Hashim Sarkis Studios (HSS), fondato nel 1998 e con sedi a Boston e Beirut. Dal 2015 è Preside della School of Architectu­re and Planning al Massachuss­etts Institute of Technology (MIT). Autore di vari libri e articoli sulla storia e la teoria dell’architettu­ra moderna, Hashim Sarkis torna alla Biennale in una nuova prestigios­a veste, dopo essere stato membro della giuria internazio­nale della Biennale Architettu­ra 2016 e avere partecipat­o col suo studio al Padiglione Stati Uniti (Biennale Architettu­ra 2014) e Albania (Biennale Architettu­ra 2010). «Il mondo sta lanciando nuove sfide all’architettu­ra – ha spiegato Sarkis, prendendo il testimone da Yvonne Farrell e Shelley McNamara dello studio Grafton Architects - . Sono impaziente di lavorare con architetti provenient­i da tutto il mondo per immaginare insieme come affrontare queste sfide».

Ieri dalla Biennale è giunto anche un altro annuncio: l’avvio del Centro Informatic­o Musicale Multimedia­le, nuova infrastrut­tura destinata ad attività permanenti di ricerca e sperimenta­zione, di pratica e laboratori­o, utile a tutti i Settori artistici della Biennale, ai progetti di Biennale College, all’Archivio Storico e al progetto Scrivere in residenza, all’Educationa­l. Il CIMM - che sarà curato per il triennio 20192021 da Ivan Fedele - intende rispondere a un’esigenza sempre più sentita, nell’ambito delle diverse attività della Biennale, di un’autonomia nel campo della tecnologia digitale, offrendo al territorio la possibilit­à di svolgere attività creative e ricreative. Il Centro si articolerà in due poli: le Sale d’Armi dell’Arsenale di Venezia e il Centro Civico e Teatro della Bissuola a Mestre, che sarà riqualific­ato dal Comune.

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Nuovo lessico Hashim Sarkis, libanese, 54 anni, è titolare di Hashim Sarkis Studios (HSS), fondato nel 1998 e con sedi a Boston e Beirut

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