Corriere di Verona

Romania, grossi guai per il finto chirurgo già pizzicato a Verona

La prima denuncia è della titolare di una clinica. Una teste: naso come una cotoletta

- Zorzi

Su di lui, per ora, pendono VENEZIA tre accuse: ma le voci ufficiali, seppur anonime, riportate dalla stampa romena, agitano uno spettro ben più pesante nei confronti di Matteo Politi-Matthew Mode (come si faceva chiamare «all’inglese»), il 39enne finto medico veneziano scoperto in Romania dopo che già otto anni fa aveva fatto lo stesso nel Veronese. Dopo il fermo per 24 ore di mercoledì, mentre stava cercando di varcare la frontiera, ieri l’udienza di «convalida» è durata fino a tarda sera, ma nel frattempo si è delineato meglio il quadro accusatori­o: al momento su Politi pendono le accuse di truffa, per aver cercato di affittare uno spazio che non era suo, di esercizio abusivo della profession­e medica e infine di frode in forma continuata. Ma la polizia e la magistratu­ra sarebbero pronte a contestarg­li anche il tentato omicidio, in attesa di raccoglier­e le denunce dalle sue pazienti che avrebbero avuto dei danni dopo essere state in cura da lui.

Politi – che dice di essersi laureato all’Università di Pristina in Kosovo, ma che secondo l’inchiesta italiana del 2010 risultava avere solo la terza media – in Romania si era fatto un nome come chirurgo plastico. Pare che anche alcune dive fossero passate sotto il suo bisturi e che le sue tariffe non fossero per tutte le tasche. Sui suoi social scriveva che «è importante scegliere sempre il medico migliore, cioè me», in mezzo a una serie di foto «prima/dopo» di seni, labbra, zigomi e così via. Una donna ha raccontato – anonimamen­te in quanto moglie di un uomo pubblico – dei danni gravi dopo un intervento al setto nasale. «Sono uscita con il naso come una cotoletta - ha dichiarato non mi si vedono quasi più le narici. Mi ha rovinata». E che durante l’operazione PolitiMode si rivolgeva a un altro medico chiedendog­li continuame­nte se stava facendo bene. Ci sono poi gli altri aspetti pittoresch­i di questi giorni, cioè i sospetti di alcune infermiere nel vedere come non riuscisse a infilarsi agevolment­e i guanti o l’operazione di mastoplast­ica durata quattro ore invece di una. La stampa romena però ha anche ricostruit­o che su di lui pendeva già un’inchiesta (la procura si è infuriata per la fuga di notizie), nata dalla denuncia della titolare di una clinica di Bucarest in cui Politi operava e che a un certo punto si sarebbe addirittur­a proposto di comprare. Ma lei si era già insospetti­ta sulle sue capacità, tenendolo sotto controllo fino a rivolgersi all’ordine dei medici locale per capire se fosse davvero un dottore. Lì si è scoperto che non risultava alcun titolo e sarebbe partita un’inchiesta in realtà non facile, vista l’omertà delle vittime: probabilme­nte non sono in molte a voler ammettere di essersi fatte un «ritocchino» e di aver pure scelto un medico sbagliato.

Pare che Politi, prima di andare in Romania, abbia vissuto anche a Londra. Se n’era andato dal Veneto dopo la vicenda Veronese, dove era stato «pizzicato» a fare il finto medico in alcune strutture, anche se si era trattato di sostituzio­ni temporanee. All’epoca si era infatti associato a una cooperativ­a di medici, ingannando­la sui titoli grazie all’omonimia con un medico vero, il cardiologo Luigi Vincenzo Politi, a cui aveva «rubato» l’identità. Il «vero» Politi, però, non l’ha mai denunciato, né ha chiesto i danni, e tra l’altro un paio d’anni dopo, nel 2013, è finito alle cronache per uno scandalo di sperimenta­zioni cliniche abusive in cambio di denaro, che l’aveva portato agli arresti. All’epoca l’avvocato di Matteo Politi, Silvia Sanna, era riuscita a fargli patteggiar­e la pena di un anno e mezzo e in questi giorni in Romania la domanda più diffusa è perché non sia mai andato in carcere (ovviamente non conoscendo il sistema italiano). Aveva una compagna veronese che, nonostante avessero un figlio, l’ha lasciato dopo il primo scandalo. Ora è fidanzato con una donna romena. Il padre Bruno, che vive a Marghera, ha spiegato che si sentivano solo saltuariam­ente. Pare che lui lo avesse rassicurat­o che andava tutto bene: certo il genitore non si aspettava questo déjà vu.

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 ??  ?? «Dottor Mode» Matteo Politi, il finto chirurgo plastico veneziano, si faceva chiamare Matthew Mode ed è stato fermato mentre lasciava Bucarest
«Dottor Mode» Matteo Politi, il finto chirurgo plastico veneziano, si faceva chiamare Matthew Mode ed è stato fermato mentre lasciava Bucarest

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