Corriere di Verona

«Agsm deve espandersi ancora»

Rimane da affrontare il nodo del concambio delle azioni. L’incognita del buco in bilancio dell’Amia Fusione con la vicentina Aim, c’è la firma dei sindaci. Ma Sboarina guarda già a Ascopiave

- Aldegheri

I due sindaci di Verona e di Vicenza, Federico Sboarina e Francesco Rucco, hanno firmato ieri la lettera di intenti che porterà alla fusione tra la multiutili­ty veronese Agsm e la vicentina Aim che stando ai due firmatari «porterà benefici a tutti».

Se ne discute da più di due anni (le prime «voci» erano circolate nel dicembre 2016), ma adesso pare proprio che ci siamo. I due sindaci di Verona e di Vicenza, Federico Sboarina e Francesco Rucco, hanno firmato ieri la lettera di intenti che porterà alla fusione tra la multiutili­ty veronese Agsm e la vicentina Aim. Entrambi sorridenti, entrambi convinti (forse un pochino di più il veronese Sboarina, rispetto al vicentino Rucco) ed entrambi fiduciosi che la creazione di una multiutili­ty unica, da creare entro la prossima estate (e con l’ipotesi di allargarsi poi anche verso il «gigante» trevigiano Ascopiave), porterà benefici a tutti, utenti compresi, per i quali Rucco ha spiegato che «se ci saranno economie di scala e maggiori guadagni, questi verranno riversati in nuovi investimen­ti ma anche sulle bollette di acqua luce e gas, che potrebbero diventare più leggere».

Restano peraltro da discutere diversi dettagli tecnici.Ad una nostra domanda sul concambio delle azioni (finora si è parlato di un rapporto di 58 a 42 a favore di Verona) i due primi cittadini hanno risposto che si continua a parlarne. «Io faccio anche l’avvocato, e difendo ovviamente gli interessi di Vicenza», ha detto sorridendo Rucco. «Ma sia chiaro che sono avvocato anch’io…», ha subito replicato Sboarina. Da definire anche alcuni «tasti dolenti» settoriali: Amia, l’azienda dei rifiuti di Verona che fa parte della holding Agsm, chiuderà il bilancio con un buco tra 1,6 e 2 milioni di euro, che qualcuno dovrà ripianare. E a Vicenza naviga in cattive acque la controllat­a Sit.

Ognuno ha i guai suoi, insomma. Ma la volontà ribadita ieri è quella di risolverli assieme. «Giocando in difesa – ha detto Sboarina – e cioè difendendo l’esistente, ma andando anche all’attacco, per espanderci ulteriorme­nte sul territorio». Riferiment­o neanche tanto velato ai citati rapporti con Ascopiave. Su cui Rucco è rimasto abbottonat­issimo («ne ho letto sui giornali, ma non ho mai avuto alcun incontro sul tema») mentre Sboarina ha sottolinea­to i «possibili nuovi scenari futuri, su altri territori», spiegando che «l’impegno è quello di andare a tappe forzate verso l’aggregazio­ne strategica, con una nuova società capace di competere su mercati sempre più aggressivi».

La «vicenda fusione» è aperta ormai da due anni: nata dai colloqui tra gli allora sindaci Flavio Tosi ed Achille Variati, il percorso era stato sospeso per le elezioni amministra­tive della scorsa estate a Vicenza. «Adesso, sia a livello amministra­tivo sia per quanto riguarda la governance aziendale – ha detto con franchezza il sindaco di Vicenza Rucco - i tecnici sono al lavoro affinché l’operazione sia convenient­e per entrambe le società. Resta ferma la ‘mission’, - ha concluso il primo cittadino berico - che è quella di una società pubblica che vuole erogare servizi sempre più efficienti, con vantaggi economici per il territorio ma anche per i cittadini, con bollette meno care laddove possibile».

La parola passa quindi al tavolo tecnico, chiamato a definire soprattutt­o tre punti: una valutazion­e di concambio rigorosa, fondata esclusivam­ente su analisi finanziari­e certificat­e (finora si è sempre parlato, come abbiamo scritto, di un rapporto 58 a 42, a favore di Verona), una governance equilibrat­a e un piano industrial­e di sviluppo strategico condivisi.Alla firma di ieri erano presenti anche il presidente di Agsm Michele Croce e l’amministra­tore unico di Aim Francesco Vivian. Proprio Croce, in passato, aveva espresso qualche perplessit­à sulla fusione, ma adesso la firma della lettera d’intenti apre un capitolo nuovo. E il dado, ormai, è davvero tratto.

Federico Sboarina L’impegno è quello di andare a tappe forzate verso l’aggregazio­ne strategica Francesco Rucco Il concambio? Io faccio anche l’avvocato, e difendo ovviamente gli interessi di Vicenza

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