Bimbo morto, il sospetto di una miocardite
La Procura ha chiesto l’esito degli esami. Aperto un conto corrente per beneficenza
Per la morte di Elia Rizzotti l’Azienda Ospedaliera ha disposto una propria indagine interna. La cartella clinica, con i risultati, sarà messa a disposizione della famiglia. Tra le cause del decesso non è esclusa una miocardite.
Sarà l’indagine interna VERONA disposta dall’Azienda Ospedaliera a dare quella spiegazione che ancora tutti attendono all’improvvisa morte di Elia Rizzotti. È quanto emerso nelle ultime ore dopo un primo contatto tra la procura e i sanitari: il pm Elisabetta Labate, di turno al momento della tragedia che ha lasciato Lavagno e l’intera Verona sotto choc, al momento non ha aperto alcun fascicolo d’inchiesta né disposto l’autopsia. Domani verrà dato l’ultimo saluto allo studente di 11 anni stroncato lunedì notte dopo essere stato trasportato d’urgenza a Borgo Trento: per trovare una risposta certa ai tanti dubbi che ancora aleggiano sulla tragedia di Elia, si attendono gli esiti degli «accertamenti diagnostici interni» da parte dei medici. Una volta che i risultati verranno posti nero su bianco, la cartella clinica sarà messa a disposizione della famiglia, forse già nelle prossime ore. E l’esito sarà comunicato anche alla procura dietro espressa richiesta del pm che, a quel punto, deciderà se assumere o meno iniziative aprendo un’eventuale indagine. Finora non sono pervenuti all’ex Mastino esposti o denunce, né si ipotizzano responsabilità od omissioni all’origine del dramma. Al momento, seppure in via non ufficiale, viene infatti attribuita da fonti interne la possibile causa della tragedia a una miocardite, un’infiammazione del muscolo cardiaco in genere associata a infezioni virali, batteriche o fungine. Spesso, purtroppo, i suoi sintomi si confondono con l’influenza. Resta comunque esclusa la necessità di una profilassi per gli altri studenti della scuola: non c’era nulla di contagioso, e a ribadirlo è stata la dirigente della scuola nel corso di una riunione con i rappresentanti dei genitori.
Resta l’immenso dolore che ha sconvolto genitori e parenti, ma anche un’intera comunità. E domani su decisione dell’amministrazione, in concomitanza con il funerale in chiesa a San Pietro di Lavagno, sarà lutto cittadino. Perché la morte improvvisa di Elia, «Mini Rizz» come lo chiamavano i compagni della scuola media Don Milani, ha scatenato un’onda di commozione non solo in paese ma anche sui social. «Sì, abbiamo sentito l’abbraccio di tutti - confida zio Gianni -, è stato davvero un sollievo per il cuore». Nella casa di San Pietro, a due passi dalla provinciale, mamma Claudia, papà Thomas e il fratello Mattia cercano di farsi forza, ricordando il sorriso contagioso del loro «Lilly», scomparso all’improvviso dopo una banalissima influenza. La febbre e la visita dal pediatra venerdì scorso, il malore improvviso di domenica sera in casa, il cuore che si ferma e l’agonia nel reparto di Terapia Intensiva fino alla dichiarazione del decesso e alla decisione di donare le cornee. Domani, alle 15, in chiesa saranno tantissimi a voler salutare per l’ultima volta quel bambino con la passione per il calcio, l’Hellas e le ciambelle. E proprio l’Hellas, dopo aver deciso di regalare una maglietta con gli autografi di tutti i calciatori, ha invitato genitori e fratello allo stadio domenica sera per assistere alla partita al Bentegodi contro il Crotone. Il Colognola, la squadra in cui da 5 anni giocava Elia, ha sospeso le attività delle giovanili ed è pronta a ritirare la sua maglia numero 2. Mentre tra gli amici è stata avviata una raccolta fondi per stare accanto ai genitori. L’amica di famiglia Federica Formenti ha annunciato l’apertura del conto corrente presso Banca popolare di Caprino (questo il codice Iban: IT22I05034593300000000035 60, «Aiutiamo Elia») e ha messo a disposizione il bar V&V di via Tanaro alle Golosine per eventuali offerte. «Vogliamo essere vicini a Thomas e Claudia, poi decideranno loro come investire le somme per progetti di beneficenza».
L’addio Domani i funerali a Lavagno Presenti anche i compagni di scuola