Corriere di Verona

Fondazione Arena e i premi dei dipendenti da restituire Botta e risposta in aula

- L.A.

La Fondazione lirica Arena di Verona è tornata al centro di una discussion­e in consiglio comunale, riunito ieri sera a Palazzo Barbieri. Michele Bertucco (Sinistra e Verona in Comune) ha riproposto il tema di quella parte di stipendi del 2014 e del 2015 che diversi lavoratori areniani (un migliaio, contando gli stagionali) dovrebbero restituire perché, secondo la Ragioneria generale dello Stato, non avrebbero dovuto riceverli, essendo il bilancio della Fondazione in passivo. Il sindaco Federico Sboarina ha risposto ricordando la sua azione in difesa dei dipendenti e l’impegno per trovare una soluzione che non penalizzi ulteriorme­nte i lavoratori.

Curiosa l’unica delibera approvata, relativa ad una borsa di studio che era stata istituita in memoria dell’assistente Simonetta Perazzoli: il premio era destinato solo a residenti in città, ma per mancanza di concorrent­i ha dovuto essere esteso anche a studenti che risiedano altrove. In una seduta priva di altre proposte della giunta, è stato poi dato spazio a quelle dei consiglier­i. Molto ampio il dibattito sulla mozione per ricordare la tragedia delle foibe, presentata dal consiglier­e di Battiti, Andrea Bacciga: polemiche storico-politiche a parte, il documento è stato votato da tutti i 32 presenti. Bertucco ha poi proposto di destinare a parco (ampliando quello esistente a Santa Teresa) l’area dietro il supermerca­to Esselunga in zona Fiera, area di proprietà dell’Ater e che sarebbe destinata ad edilizia convenzion­ata. Proposta bocciata perché secondo la maggioranz­a un impegno in tal senso era già stato preso: 18 no, 8 si.

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