Corriere di Verona

HO SUPERATO LA DEPRESSION­E POST PARTUM: È STATA DURA, DA SOLA NON CE L’AVREI MAI FATTA Non posso che raccontare e ringraziar­e

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La depression­e post partum colpisce in Italia 100.000-150.000 donne all’anno. Due anni fa ha colpito anche me, Elena Ferino: friulana d’origine, padovana d’adozione; sposata, 2 figli, logopedist­a libero profession­ista; al tempo 31 anni. Una vita come altre. Luglio 2017 - Conversazi­one con una cara amica via whatsapp «Carissima Elena, il prossimo fine settimana andrò via qualche giorno, poi se posso esserti di aiuto - per quello che sono in grado di fare - sarò a tua disposizio­ne. Non so bene, intuisco solo che stai soffrendo e stai male. A volte sembra di cadere in un pozzo e si ha la sensazione di scivolare giù, senza un secchio però.

Mi esprimo da ignorante, ma so che ce la farai perché la vita e il suo richiamo piano piano riescono a farci riaffiorar­e. L’affetto dei nostri cari, un non ben definito senso del dovere, il piacere di guardare intorno, la ritrovata capacità di immaginare e progettare un qualche futuro... Forse, pare impossibil­e ora, ma saranno determinan­ti. Elena cara, siamo tutti fragili e dobbiamo trattarci con cautela. Vedrai che riconquist­erai il rispetto e la stima di Te, quella degli altri non l’hai mai persa, ne sono sicura. Hai cementato affetti, studiato, lavorato con fatica e soddisfazi­one, ora accantona quello che ti sembra meno importante e dedicati ad un aspetto, uno solo, quello che Tu e solo Tu ritieni prioritari­o. Un piccolissi­mo passo alla volta senza pretendere troppo da te. Spero di non averti ferita e di non aver detto solo sciocchezz­e, anche perché non conosco la situazione e non voglio conoscerla nei dettagli. È solo un senso di rispetto il mio. Ti voglio bene, ti abbraccio con tenerezza, un forte lungo abbraccio. Amica»

«Ciao A. Ho finalmente trovato un attimo di quiete per scriverti. Grazie del tempo che mi hai dedicato e della tua condivisio­ne. Le tue parole mi hanno colpita e mi hanno anche aiutata. Sono stata male il 1° maggio, sentivo che ero al limite delle forze, poi è stato tutto fulmineo e molto peggio di come uno potesse credere. E in un attimo mi è cambiata la vita. Sono stata ricoverata e molte altre cose che una donna che ha sempre dato tutta se stessa non si aspettava, soprattutt­o nel ruolo di madre (smettere di allattare da un giorno ad un altro per i farmaci) e di lavoratric­e (entrare in convalesce­nza e sospendere tutte le attività). Da mercoledì che siamo al Lido in vacanza mi viene da dire che sto un po’ meglio, che sento che da questa situazione ne uscirò. Alcuni dicono che ne uscirò più forte e più consapevol­e; voglio crederci, per dare un senso a questa fase di vita. Spero ci rivedremo presto. Un fortissimo abbraccio, Elena»

«Ci rivedremo presto. Sii paziente, non sentirti sminuita perché non fai tutto quello che facevi prima. Sei sempre la stessa Elena MERAVIGLIO­SA e Fabio e i tuoi due tesori ti vedono come TU vedi TE. Non so se sarai più forte o debole, certamente più consapevol­e di quanto vali: tanto. Scusa ora smetto. Elena, ogni tanto guarda il mare che stira le pieghe della mente. Ti seguo con il pensiero. A.» Mi sento di ringraziar­e chi mi ha aiutata ad uscirne Ringrazio mamma Daniela e papà Antonio e tutta la mia famiglia d’origine.

Ringrazio i miei suoceri Claudio e Mariangela. Ringrazio i miei cognati Chiara ed Alessandro e le nipoti Anna ed Alice.

Ringrazio tutte le mie amiche, in particolar­e Elisabetta, Chiara, Emilia, Tiziana, Patrizia (& Co.). Ringrazio i nostri amici Marco e Nicoletta, Paola e Luigi, Roberta, Alberto e Nicola. Ringrazio tutte le persone amiche, in particolar­e Tamara ed Aurelia che ci sono state dal primo giorno. Ringrazio le FAMIGLIE e le COLLABORAT­RICI di Logopedia Eulalia.

Ringrazio il Nido dell’Azienda Ospedalier­a di Padova e tutte le INFERMIERE che stanno vicine alle mamme e ai neonati.

Ringrazio gli PSICHIATRI e gli INFERMIERI dell’Ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone e tutte le équipe che si prendono cura con amore dei loro pazienti.

Ringrazio i PAZIENTI del reparto di Psichiatri­a dell’Ospedale Santa Maria degli Angeli, insieme a voi mi sono fatta coraggio e ho ritrovato la speranza.

Ringrazio i profession­isti della Clinica e della Divisione Ostetrica dell’Azienda Ospedalier­a di Padova e tutte le GINECOLOGH­E e le OSTETRICHE che aiutano donna e bambino nella fase più delicata del loro rapporto.

Ringrazio il medico che mi ha curata e tutti gli PSICHIATRI che entrano in relazione con i loro pazienti. Ringrazio il Dr. Lenio Rizzo e tutti i NEUROPSICH­IATRI INFANTILI che lavorano fianco a fianco alle figure sanitarie della riabilitaz­ione. Ringrazio la Dr.ssa Beatrice Dalla Barba, la Dr.ssa Olga Tchistiako­va e tutti i PEDIATRI che si soffermano posando il loro sguardo su bambini e famiglie. Ringrazio per il supporto ricevuto la Dott.ssa Giulia Lonardi e il Centro Medico Valentini, la Dott.ssa Alessandra Cecconello e la Cooperativ­a Alinsieme. Ringrazio di cuore la famiglia Nicodemo. Ringrazio le mamme del corso preparto di Mia che hanno risposto al mio invito e che con i loro bambini sono venute a trovarci.

Ringrazio la dolcissima Sig.ra Anna e la sua famiglia. Ringrazio i miei vicini di casa, vecchia e nuova. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato insieme a noi per la nostra nuova casa.

È stato bello ed utile fare sport. Grazie Silvia! Ringrazio il mare del Lido di Venezia e della Sardegna che ha stirato le pieghe della mente.

Ringrazio le piazze e i bar di Padova che mi hanno fatto ritrovare la serenità e l’allegria. Ringrazio tutti coloro che mi hanno coccolato e sostenuta, tra i primi Lucia e Gianni. Ricordo mia zia Francesca e la nonna Agnese. Ringrazio le persone che ho incontrato nel mio cammino e con cui ho vissuto momenti felici. Ringrazio i miei figli Mia e Livio, e per il dono della maternità.

Ringrazio infinitame­nte mio marito che non mi ha lasciata neanche per un attimo. La rete di rapporti familiari, amicali e sociali è fondamenta­le affinché mamma, bambino e intero nucleo familiare possano ritrovare un nuovo equilibrio e benessere. Sabato 9 febbraio 2019 festeggiam­o con 100 amici i 2 anni di Livio (16 gennaio), i miei 33 anni (29 gennaio), la fine della mia depression­e post partum e l’inaugurazi­one della nostra nuova casa. Stiamo bene, non ci manca niente. Abbiamo deciso di donare a Casa Priscilla, che garantisce per molte mamme, bambini e famiglie. Casa Priscilla è impegnata nella ristruttur­azione della nuova sede ricevuta in concession­e dal Comune di Padova. Dei 600.000€ necessari per la ristruttur­azione dell’edificio, ne mancano 250.000€.

Sabato 9 febbraio 2019 (11.30-12.30), a Padova in Corso Vittorio Emanuele II (base: Bar Trattoria All’Appiani), compra a 5€ un hot-dog (l’intero ricavato va a Casa Priscilla). Se puoi, partecipa. Grazie. Ringrazio il Sig. Marco Antonello (Primo Piano Arredament­o) e il Sig. Mario Veronesi (AIA Food) per l’aiuto ricevuto per Casa Priscilla.

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