Corriere di Verona

Preghiere e dediche per Elia, morto a 11 anni: «Veglierà su di noi»

Tutta Lavagno stretta attorno ai genitori del bimbo morto a 11 anni. Oggi i funerali

- Presazzi

La chiesa di San Pietro di Lavagno è già piena prima che il parroco prenda la parola. Venerdì sera, il giorno prima del funerale del piccolo Elia Rizzotti. C’è un’intera comunità che si stringe attorno a questi due genitori straziati dal dolore. E all’altro loro figlio, Mattia, ritrovatos­i all’improvviso da solo. Sono tutti qui, raccolti in preghiera, per il bimbo di 11 anni scomparso lunedì.

La chiesa di San Pietro di Lavagno è già piena prima che il parroco prenda la parola. Venerdì sera, il giorno prima del funerale del piccolo Elia Rizzotti. C’è un’intera comunità che si stringe attorno a questi due genitori straziati dal dolore. E all’altro loro figlio, Mattia, ritrovatos­i all’improvviso da solo.

Sono tutti qui, raccolti in preghiera, per il bimbo di 11 anni scomparso lunedì sera nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Borgo Trento dopo quello che sembrava un normalissi­mo attacco di influenza. Si sono ritrovati per recitare il rosario animato dai compagni del catechismo. Sono i bambini a recitare le decine al microfono, seguiti dalle voci degli adulti incrinate dalla commozione. E quando la preghiera è terminata, scelgono di leggere una lettera che hanno appena scritto per Thomas e Claudia, i genitori del loro amico. «Anche oggi a catechismo, Elia era con noi. La sua simpatia, la sua voglia di vivere ci aiuteranno a superare la mancanza fisica. Ci mancherà tantissimo, ma rimarrà sempre nei nostri cuori perché l’amore vince sempre sulla morte», legge a nome di tutti Valentina mentre le lacrime rigano le guance dei presenti. «Era, è e sarà sempre speciale, rimarrà sempre nei nostri cuori e da lassù veglierà su di noi in tutti i momenti della nostra vita, come un angelo. Questo non è un addio, ma un arrivederc­i». E poi l’abbraccio, commovente, con i due genitori. A prendere la parola è poi una mamma. Lo fa a nome di tutti i genitori dei compagni di classe della Prima E della scuola media di Lavagno, quella frequentat­a da Elia. «Alcuni di noi non hanno avuto la fortuna di conoscere Elia, ma lo stanno conoscendo nei racconti dei nostri figli, immaginand­o la sua vivacità, la sua allegria. In questi giorni lo stiamo conoscendo nei loro occhi tristi, nei loro pianti, nella loro rabbia. Elia ha davvero lasciato il segno anche in chi l’ha conosciuto solo pochi mesi fa e questo ci conferma quanto era speciale. Nella sua Prima E è riuscito a conquistar­e tutti con il suo sorriso e la sua simpatia. Il suo ricordo rimarrà vivo e indelebile nel cuore di tutti coloro che l’hanno amato. Vi siamo vicini».

Prima della benedizion­e finale, i compagni di classe hanno consegnato ai genitori di Elia il cartellone che avevano preparato nei giorni scorsi a scuola. «Ci sono le foto e le nostre dediche» ha detto uno di loro prima di stringersi tra le braccia di Claudia e Thomas. Tra i banchi, con le loro divise blu, anche i ragazzini del Colognola ai Colli Calcio, la squadra in cui giocava Elia. E i suoi allenatori con lo staff dirigenzia­le. Ci saranno anche loro, oggi alle 15 in chiesa per l’ultimo saluto al campioncin­o che giocava in fascia con la maglia numero due.

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Chiesa piena Il rosario per Elia Rizzotti

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