Corriere di Verona

Casellati al Bo di Padova: «Si deve investire nel sapere»

La presidente del Senato inaugura l’anno accademico. Il rettore: più posti per gli specializz­andi

- Silvia Moranduzzo

Un’occasione per ribadire il no al libero ingresso a Medicina, per ricordare allo Stato che senza finanziame­nti alla ricerca il Paese resta fermo. Un’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa che il rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto, non ha sprecato. Il contesto è l’inaugurazi­one del nuovo anno accademico. La cornice è l’Aula magna di Palazzo Bo. L’ospite d’onore è la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati che proprio a Padova si è laureata e ha insegnato.

Bando ai formalismi, il rettore ha le idee molto precise. «Ci impegnerem­o a incrementa­re il numero degli studenti mettendo in campo le risorse che abbiamo a disposizio­ne oggi – ha detto Rizzuto –. Nel caso di Medicina e Chirurgia, corso per il quale il contingent­e è definito dal Ministero, chiederemo un aumento del 20 per cento dei posti assegnati al nostro Ateneo. Nel contempo, consapevol­i anche della carenza di medici specialist­i, in collaboraz­ione con la nostra Regione ci impegnerem­o per un aumento dei numeri delle scuole di specializz­azione mediche, garantendo l’irrinuncia­bile centralità della formazione universita­ria e la piena valorizzaz­ione dell’ampia rete formativa degli ospedali veneti». Quando dal ministero della Salute è trapelata l’idea di togliere il numero chiuso a Medicina tout court, Rizzuto aveva espresso la sua preoccupaz­ione perché a Padova sono più di tremila i giovani che tentano di entrare su 320 posti disponibil­i. Mancano le aule, i docenti, gli strumenti e, soprattutt­o, se non si aumenta anche il numero di posti disponibil­i alle scuole di specializz­azione il rischio è di formare medici che poi restano disoccupat­i o vanno all’estero.

Vengono ribadite dal rettore le parole chiave del suo Ateneo: ricerca scientific­a, internazio­nalizzazio­ne e investimen­ti. «Non c’è sviluppo economico, non c’è progresso sociale, non c’è tutela della salute dei cittadini, se non sulla base delle conoscenze acquisite con la ricerca scientific­a». Il rettore su un punto si concentra: gli investimen­ti effettuati e la necessità che il governo faccia la sua parte. «Abbiamo investito convintame­nte in capitale umano e infrastrut­ture perché siamo consapevol­i che il nostro Paese ha bisogno di laureati e di innovazion­e scientific­a e tecnologic­a – ha detto Rizzuto –. Ma con altrettant­a chiarezza diciamo che il nostro impegno non può bastare. Perché i nostri ricercator­i vincano la competizio­ne internazio­nale, perché le nostre aule siano confortevo­li, moderne e ospitino sempre più studenti, perché sia sempre più estesa ed efficace la collaboraz­ione con il mondo economico, è necessario che il nostro Paese abbia finalmente un piano strategico di investimen­ti sulla ricerca e sull’istruzione superiore, con obiettivi chiari e finanziame­nti adeguati e stabili nel tempo».

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(Bergamasch­i) Al Bo Elisabetta Casellati con il rettore Rosario Rizzuto in mezzo ai goliardi, all’inaugurazi­o ne dell’anno accademico
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La presidente Elisabetta Casellati ha partecipat­o all’inaugurazi­o ne dell’anno accademico dell’università di Padova

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