Corriere di Verona

Congresso delle Famiglie Proteste della Bonino e contro-convegno

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(l.a.) Nuove polemiche in vista del Congresso mondiale delle famiglie, che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo, presenti tra gli altri 3 ministri (Matteo Salvini, Lorenzo Fontana, Marco Bussetti), assieme al sindaco Federico Sboarina, al presidente della Regione, Luca Zaia e ad una serie di ospiti di primo piano. Il Congresso è nato negli Stati Uniti e si oppone all’aborto, alle unioni tra gay e al divorzio, sostenendo «l’unione volontaria di un uomo e una donna in un patto di matrimonio permanente». Il video che sta promuovend­o il congresso di Verona alterna immagini di bambini sorridenti e della città dall’alto, cui sin alternano primi piani di Salvini e Fontana. La senatrice Emma Bonino ha già chiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri spiegazion­i sul patrocinio al congresso, cui saranno presenti anche il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani e la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.Tra i relatori ci saranno il russo Dmitri Smirnov, presidente della Commission­e patriarcal­e per la famiglia e la maternità voluta da Vladimir Putin, la ministra per la famiglia del governo ungherese, Katalin Novak e il presidente moldavo Igor Dodon. Dalla Nigeria arriverà Theresa Okafor, e dall’Uganda viene annunciata la presenza di Lucy Akello, che in passato, affermano i suoi oppositori, avrebbe proposto la pena di morte per «omosessual­ità aggravata». Sul fronte opposto, il gruppo femminista «Non una di meno» (già protagonis­ta dei clamorosi scontri nell’aula consiliare di Palazzo Barbieri con i consiglier­i Andrea Bacciga ed Alberto Zelger) annuncia una contromani­festazione per sabato 30 marzo ed un contro-convegno in Gran Guardia per il giorno successivo. Secondo Giorgio Pasetto, già consiglier­e comunale e leader di Liberal, il congresso sarà «uno schiaffo in faccia ai principi fondamenta­li di uguaglianz­a e di non discrimina­zione della nostra Costituzio­ne». Pasetto chiede alla giunta Sboarina «se abbia finanziato l’evento con soldi pubblici».

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