Falso chirurgo, la Romania chiede gli atti a Verona Medico senza laurea fermato a Bucarest, l’ex legale: diceva che ora lavorava nei bar a Londra
Non era un «vero» medico nel 2011 e non lo era diventato nel 2019. Matteo Politi alias Matthew Mode, veneziano 39enne, non ha mai raggiunto la laurea in medicina. Eppure, nonostante nella vita abbia raggiunto solo il diploma di terza media, oggi come allora operava come chirurgo plastico. In Romania si è finto medico di nuovo, proprio come aveva fatto otto anni fa a Verona. E, da Bucarest, autorità giudiziarie e organi investigativi hanno chiesto all’ex Mastino il «curriculum» penale del chirurgo senza laurea e gli atti relativi alla sentenza di patteggiamento (a 18 mesi, pena sospesa) con cui all’epoca Politi saldò il conto con la Giustizia italiana. Oggi come all’epoca, infatti, al falso «doctor» Matteo-Matthew è andata male ed è stato smascherato. Per lui, però, a Bucarest il trattamento che gli viele ne riservato in questi giorni in cui è balzato sotto i riflettori dei media, risulta ben diverso: nel 2011, quando venne scoperto grazie alla segnalazione di una vigilessa rimasta «delusa» dai risultati dei trattamenti estetici ricevuti nel centro benessere (poi chiuso) intestato al «dottor» Politi in via Pallone, venne conteso tra tv nazionali per raccontare la sua storia, ora invece si trova in stato di arresto preventivo per trenta giorni. Dopo il fermo di 24 ore mercoledì, mentre stava cercando di varcare la frontiera e fuggire in Ungheria, giovedì l’udienza di «convalida» è durata fino a tarda sera. Alla fine le autorità romene hanno deciso di tenerlo in carcere per un mese. Su Politi pendono le accuse di truffa, per aver cercato di affittare uno spazio che non era suo, di esercizio abusivo della professione medica e infine di frode in forma continuata. Ma polizia e magistratura sarebbero pronte a contestargli il tentato omicidio, in attesa di raccogliere le denunce dalle sue pazienti che avrebbero avuto dei danni dopo essere state in cura da lui. A Verona, invece, nessuno gli chiese mai i danni per un intervento andato male, come conferma l’avvocato dell’epoca Silvia Sanna: «Dopo il patteggiamento, le sue pendenze giudiziarie in Italia sono terminate. Da allora siamo rimasti in contatto, mi raccontava di essere a Londra, di lavorare nei bar, di faticare a sbarcare il lunario». E invece...
L’avvocato Silvia Sanna Mi raccontava che faticava a sbarcare il lunario...